NAVIGAZIONE D’ALTURA E SCUOLA PRATICA DI VELA
Settimane di navigazione d’altura e scuola di pratica marinara su Freya
Settimane di navigazione d’altura e scuola di pratica marinara su Freya
Nel 2021 abbiamo messo in programma alcune settimane di navigazione/scuola tra Toscana, Corsica e Bocche di Bonifacio e una circumnavigazione della Sardegna, con tratte di 150/200 miglia ciascuna.
Anche se la navigazione d’altura è quella che si fa in oceano o in tratte ben più lunghe, queste sono navigazioni che ci consentono di affrontare già alcune delle difficoltà dell’altura, e quindi di apprendere tecniche e approcci utili, da utilizzare in tutte le situazioni per navigare preparati e in sicurezza.
Perché, come dico spesso, il Mediterraneo sa essere ben più difficile e insidioso da navigare dell’oceano, e l’esperienza e la pratica sono la cosa più importante.
Tratte di 150/200 miglia con imbarchi in Toscana e Sardegna. Ogni tratta è prenotabile singolarmente.
Imbarco e sbarco nei sabati del mese di maggio e settembre. Costi a partire da 600 euro a persona + extra.
Abbiamo definito un programma di massima degli aspetti pratici e teorici della navigazione d’altura che affronteremo durante ognuna delle settimane in programma.
Dalla meteorologia alla sicurezza, dagli strumenti di bordo alla navigazione notturna.
Potete prenotare un unico posto letto in cabina doppia se viaggiate da soli, un’intera cabina, o tutta la barca. Per domande e prenotazioni potete scriverci o chiamarci:
TELEFONO +39 335 5614976
Preparare un navigazione che ci allontana dalla costa implica una programmazione e una preparazione della barca diverse dalle brevi navigazioni a vista: lo studio delle carte meteo e della rotta, la sicurezza bordo, la conoscenza di alcune strumentazioni di bordo che aiutano molto la navigazione e se possibile anche la conoscenza di come farne a meno.
Ho quindi definito un programma di massima degli aspetti pratici e teorici che affronteremo durante ognuna delle tratte in programma. Il programma che ho pensato risponde alle domande e alle richieste che mi fanno più spesso i miei equipaggi delle navigazioni: perfezionarsi, provare armi diversi, diventare più autonomi nella conduzione di una barca a vela, imparare ad organizzare una navigazione e un equipaggio, apprendere tecniche di sicurezza ma anche accorgimenti pratici.
Oltre al programma, però, c’è la “pratica marinara”, come mi piace chiamarla, perché quello che affronteremo e impareremo saranno il mare e il vento a deciderlo, mettendoci davanti a situazioni pratiche: vento a favore o contrario, condizioni meteorologiche, possibilità di ancoraggio e ormeggio, etc. In questo senso anche il programma di navigazione, a parte i luoghi e le date di imbarco e sbarco, è solo approssimativo: a decidere se e dove sosteremo, o quale rotta esatta seguiremo, saranno il mare e il vento.
Ma saranno anche settimane di relax, adatte anche a chi ha voglia di navigare un po’: vedere isole e terre nuove, scoprire quant’è bello arrivare in un posto dal mare, con la costa che scorre lenta e i sensi eccitati durante l’avvicinamento.
Definizione della rotta – la programmazione è un elemento fondamentale della navigazione d’altura, fatto di alcune nozioni teoriche e altre pratiche. Si comincia quindi con lo studio delle carte e dei portolani per avere ben chiara la posizione dei porti e dei ridossi che lungo la rotta potrebbero essere necessari in caso di cambi di vento, avarie, problemi a bordo. Ma si continua con la realtà pratica della navigazione, interpretando le condizioni del mare, la preparazione dell’equipaggio e della barca.
Nozioni di meteorologia – forse uno degli aspetti più importanti della navigazione d’altura e non in Mediterraneo, mare in mezzo alle terre, come dice la parola stessa, e sulle cui condizioni di navigabilità la terra ha un’enorme influenza. Impareremo a leggere le carte meteo per valutare lo stato e l’evoluzione delle condizioni, e a prendere la decisione giusta riguardo a se partire o meno e quando.
Briefing sicurezza – uno degli aspetti più importanti della navigazione è la preparazione dell’equipaggio che, anche se non esperto, deve conoscere le procedure basilari di sicurezza, l’ubicazione e l’utilizzo delle principali dotazioni. Ma il briefing serve anche a stabilire l’autorevolezza del comandante e le basi del rapporto di fiducia tra i membri dell’equipaggio, due aspetti fondamentali di ogni navigazione, breve o lunga che sia. Nel momento del bisogno o dell’urgenza l’equipaggio deve essere affiatato e pronto.
Controllo della funzionalità degli equipaggiamenti di bordo – anche se in Mediterraneo c’è possibilità di fermarsi per eventuali problemi ogni poche miglia, prima di lasciare il porto per una navigazione d’altura, o comunque lunga, è più importante del solito controllare che tutto a bordo funzioni e sia in efficienza: il motore, le cime, le attrezzature, le prese a mare. Faremo un ripasso dei controlli basilari.
Strumenti di bordo: VHF, cartografico, radar, AIS – a parte il VHF, gli altri strumenti sono relativamente recenti, mi ricordo bene com’era navigare senza GPS ne’ cartografico, e soprattutto senza AIS. Nel mio modo di navigare la tecnologia è diventata sempre più importante, da’ un grande aiuto ed evita molti grattacapi, ma ritengo sia molto importante non lasciare che la tecnologia sostituisca l’attenzione dell’equipaggio, che per me resta lo strumento e la dotazione di sicurezza più importante a bordo. Vedremo quindi il funzionamento di tutte le strumentazioni di cui Freya è dotata, ma impareremo ad utilizzarle come supporto ad una guardia attenta.
Rifornimenti e cambusa – dall’acqua al gasolio, dagli alimenti conservati a quelli freschi, il rifornimento di una barca per una navigazione d’altura richiede una discreta organizzazione. Navigare per qualche giorno in Mediterraneo non pone grossi problemi da questo punto di vista, ma si può imparare ciò che serve sapere per navigazioni più lunghe.
Navigazione notturna e diurna, navigazione con vento fresco, manovre e conduzione – e finalmente si parte… dopo tutta la programmazione, i controlli, i rifornimenti e i briefing si comincia a navigare. Navigheremo sia di giorno che di notte, in base al bisogno. Navigando lontani dalla costa si apprende la navigazione strumentale, ovvero quella in cui a guidarci non sono punti cospicui a terra ma la bussola per seguire una rotta.
Nozioni di astronomia (poche ma fondamentali) – inutile fare i fenomeni e tirare fuori il sestante in Mediterraneo… Per una vera lezione di sestante bisogna intraprendere una lunga navigazione oceanica e impegnarsi per giorni in quello che è un esercizio tanto pratico quanto teorico. Tuttavia una base di astronomia è un aspetto importante della navigazione d’altura e la studieremo insieme.
Atterraggi e ormeggi in rada e in porto – a parte le questioni di scelta dei ridossi e di un ancoraggio o porto sicuro in base alle condizioni, l’atterraggio prevede anche la comunicazione con le autorità portuali, la preparazione della barca e l’organizzazione dell’equipaggio in base alla tipologia di ormeggio – con corpo morto o boa, finger o banchina, etc – e alle condizioni di vento.
Gestire l’equipaggio è spesso l’aspetto più delicato e complesso di una navigazione, soprattutto in una navigazione d’altura. Io credo fermamente nell’importanza della disciplina – regole, turni, divisione dei compiti – per evitare problemi e rendere tutti partecipi della vita di bordo. Credo anche che non ci sia un equipaggio migliore di un altro, ma solo un equipaggio istruito più o meno bene dal proprio comandante.
Ritengo che questo aspetto sia particolarmente importante per chi ha intenzione (o voglia) di intraprendere un percorso da skipper per charter. Ho sempre detto che saper gestire le persone è uno degli aspetti più importanti e complessi di questo mestiere, ben più che tracciare una rotta e regolare le vele.
Diamo per “scontato” che chi viene a fare queste navigazioni abbia già un po’ di esperienza, e che non ci sia quindi bisogno di partire dalla teoria delle vela, la nomenclatura, la regolazione – se ce ne sarà la necessità, però, ripasseremo anche quelle.
Ultima cosa che impareremo in queste settimane di navigazione d’altura e di pratica marinara è la pazienza, forse una delle doti più importanti che un marinaio deve avere. Sono il mare e il vento a decidere, la pazienza serve per saper aspettare che le condizioni siano favorevoli e per affrontare le situazioni sfavorevoli. E serve anche per essere capaci di rilassarsi e godersi i momenti di calma: il momento di faticare, come sempre in mare, arriverà di sicuro.
Quest’anno le tratte di navigazione d’altura e scuola di pratica marinara che proponiamo sono diverse: in primavera tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna, e in autunno una circumnavigazione della Sardegna.
Le settimane sono itineranti (imbarco e sbarco in porti diversi) e sono prenotabili singolarmente. A parte i porti di imbarco e sbarco, gli itinerari descritti di seguito sono solo indicativi: come sempre a decidere se e dove sosteremo, o quale rotta esatta seguiremo, saranno il mare e il vento.
Qui di seguito trovate le rotte delle settimane di vela d’altura, le date e i prezzi, le informazioni sui collegamenti per raggiungere i porti di imbarco e sbarco.
Per qualsiasi altra domanda o informazione scrivete o chiamateci pure:
+39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
15-22 e 22-29 maggio 2021 | Marina di Carrara/Cecina – Capraia – Isola d’Elba – Corsica – Toscana (circa 150 miglia)
Con partenza dalle coste toscane è possibile tracciare diversi itinerari in base alle condizioni meteo: Elba e Capraia, le altre isole dell’arcipelago e coste dell’Argentario e magari Capo Corso.
Navigazioni di circa 20/30 miglia, molte rade e porti tra cui decidere per gli ormeggi, lungo una rotta non troppo impegnativa ma dove il vento manca di rado.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
29 maggio – 5 giugno 2021 | Marina di Carrara – Capraia – Isola d’Elba – Corsica – Bocche di Bonifacio – Palau (circa 200 miglia)
La prima tappa della navigazione una volta lasciata Marina di Carrara è di solito l’isola di Capraia, a circa 60 miglia di distanza. Capraia è un’isola che conosco davvero da tanti anni, almeno una quarantina, ma è sempre un piacere raggiungerla, con la sua atmosfera da vero rifugio in mezzo al mare.
Potremo poi raggiungere l’Elba e, se le condizioni meteo sono favorevoli, salpare all’alba, per lasciare l’Isola di Pianosa a sinistra e avvistare quasi subito le alte montagne della Corsica nella luce rosa. Si può fare una prima sosta o proseguire fino a raggiungere Porto Vecchio, per entrare nel suo lungo fiordo ed esplorare il vecchio paese arroccato.
Dopo Porto Vecchio saremo già nelle Bocche di Bonifacio, e probabilmente avremo a che fare con il Maestrale, l’onda e le correnti, per navigazioni brevi ma esaltanti tra le isole delle Bocche prima di raggiungere Palau.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
4 – 11 settembre 2021 | Palau – Bocche di Bonifacio – Asinara – Stintino – Capo Caccia – Alghero (circa 100 miglia)
Se il vento ci sarà amico, quella da Palau ad Alghero è una navigazione interessante, con un paio di capi da doppiare, il passaggio dei Fornelli e molte rade.
Una bella settimana di vela quindi, che comincia risalendo le Bocche di Bonifacio per arrivare nelle favolose rade dell’Asinara e di Stintino. Qui ci godremo le acque turchesi della Pelosa e l’atmosfera unica dell’Asinara, prima di passare i Fornelli – sempre di mattina presto e con mare calmo – aiutandoci con i dromi.
Doppieremo Capo Caccia per trovare riparo in una delle belle baie di Porto Conte prima di entrare ad Alghero.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
11 – 18 settembre 2021 | Alghero – Bosa – Penisola del Sinis – Sulcis – Carloforte (circa 100 miglia)
La navigazione lungo la costa ovest della Sardegna richiede una attenta pianificazione, soprattutto in caso di Maestrale: sono infatti pochi i ridossi per una barca come Freya. È una costa insidiosa, ma bellissima, e speriamo di poterla esplorare accompagnati magari da un bel grecale.
Ci piace molto la sosta a Bosa, dove si deve risalire il fiume Temo per arrivare al porticciolo ai piedi del borgo, spettacolare l’isola di Mal di Ventre (“traduzione” storpiata dal sardo Malu Ientu, vento cattivo, appunto) e le rovine di Tharros sul promontorio del Sinis. Navigheremo pii la costa del Sulcis – da Masua a Buggerru – prima di trovare riparo sull’Isola di San Pietro.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
18 – 25 settembre 2021 | Carloforte – Porto Pino – Capo Teulada – Cagliari – Villasimius (circa 100 miglia)
La rotta da Carloforte a Villasimius ci porterà a doppiare due bellissimi capi, Capo Teulada e Capo Spartivento (e qui si che un bel Maestrale ci farebbe comodo!) e ad esplorare le selvagge rade che li circondano – Porto Pino, Tuaredda, Chia – prima di arrivare nel golfo di Cagliari, dove il vento non manca mai.
A seconda delle condizioni decideremo se entrare a Cagliari o proseguire la navigazione per il golfo di Carbonara e Villasimius.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
25 settembre – 2 ottobre 2021 | Villasimius – Golfo di Orosei – Tavolara – Palau (circa 150 miglia)
Sulla carta questa settimana si presenta molto vacanziera, con le decine di spiagge e rade mozzafiato che la costa orientale della Sardegna ha da offrire. Nella realtà, però, saranno il vento e il mare a decidere dove e quanto riusciremo a fermarci e come dovremo navigare.
Di certo non mancano le meraviglie naturali lungo questo itinerario: i colori delle rade intorno a Villasimius, le spettacolari spiagge del Golfo di Orosei – Goloritze, Mariolu, Gonone – e la maestosa Tavolara.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
Pagina scritta da Omero Moretti