NAVIGAZIONE D’ALTURA E SCUOLA PRATICA DI VELA
Navigazione d’altura e scuola di pratica marinara su Freya
Navigazione d’altura e scuola di pratica marinara su Freya
Nelle settimane di navigazione/scuola tra Toscana, Corsica e Bocche di Bonifacio si percorrono ogni settimana circa 150/200 miglia.
Anche se la navigazione d’altura è quella che si fa in oceano o in tratte ben più lunghe, queste sono navigazioni che ci consentono di affrontare già alcune delle difficoltà dell’altura, e quindi di apprendere tecniche e approcci utili, da utilizzare in tutte le situazioni per navigare preparati e in sicurezza.
Perché, come dico spesso, il Mediterraneo sa essere ben più difficile e insidioso da navigare dell’oceano, e l’esperienza e la pratica sono la cosa più importante.
Non aspettatevi insegnamenti “scolastici” ma tecniche, accorgimenti, trucchi se volete, che sicuramente non trovate sui manuali di vela, ma che praticamente è bene saper fare. Tra il dire e il fare, non a caso, c’è di mezzo il mare.
Navigazione scuola con imbarco e sbarco in Toscana o imbarco in Toscana e sbarco in Sardegna.
Per domande e prenotazioni potete scriverci o chiamarci:
TELEFONO +39 335 5614976
Abbiamo definito un programma di massima degli aspetti pratici e teorici della navigazione d’altura che affronteremo.
Meteorologia, sicurezza, strumenti di bordo, navigazione notturna – ma in realtà ogni settimana è diversa a seconda degli interessi e delle domande dell’equipaggio, ed è giusto che sia così.
Freya è una barca preparata per le grandi navigazioni, sia dal punto di vista delle attrezzature veliche, che delle strumentazioni e delle dotazioni “extra”.
Dico sempre che uno dei modi migliori per imparare è “rubare con gli occhi”: a bordo avrete modo di toccare con mano, osservare e farmi tutte le domande che vorrete.
Preparare un navigazione che ci allontana dalla costa implica una programmazione e una preparazione della barca diverse dalle brevi navigazioni a vista: lo studio delle carte meteo e della rotta, la sicurezza bordo, la conoscenza di alcune strumentazioni di bordo che aiutano molto la navigazione e se possibile anche la conoscenza di come farne a meno.
Ho quindi definito un programma di massima degli aspetti pratici e teorici che affronteremo durante ognuna delle tratte in programma. Il programma che ho pensato risponde alle domande e alle richieste che mi fanno più spesso i miei equipaggi delle navigazioni: perfezionarsi, provare armi diversi, diventare più autonomi nella conduzione di una barca a vela, imparare ad organizzare una navigazione e un equipaggio, apprendere tecniche di sicurezza ma anche accorgimenti pratici.
Oltre al programma, però, c’è la “pratica marinara”, come mi piace chiamarla, perché quello che affronteremo e impareremo saranno il mare e il vento a deciderlo, mettendoci davanti a situazioni pratiche: vento a favore o contrario, condizioni meteorologiche, possibilità di ancoraggio e ormeggio, etc. In questo senso anche il programma di navigazione, a parte i luoghi e le date di imbarco e sbarco, è solo approssimativo: a decidere se e dove sosteremo, o quale rotta esatta seguiremo, saranno il mare e il vento.
Ma saranno anche settimane di relax, adatte anche a chi ha voglia di navigare un po’: vedere isole e terre nuove, scoprire quant’è bello arrivare in un posto dal mare, con la costa che scorre lenta e i sensi eccitati durante l’avvicinamento.
Definizione della rotta – la programmazione è un elemento fondamentale della navigazione d’altura, fatto di alcune nozioni teoriche e altre pratiche. Si comincia quindi con lo studio delle carte e dei portolani per avere ben chiara la posizione dei porti e dei ridossi che lungo la rotta potrebbero essere necessari in caso di cambi di vento, avarie, problemi a bordo. Ma si continua con la realtà pratica della navigazione, interpretando le condizioni del mare, la preparazione dell’equipaggio e della barca.
Nozioni di meteorologia – forse uno degli aspetti più importanti della navigazione (d’altura e non) in Mediterraneo, mare in mezzo alle terre, come dice la parola stessa, e sulle cui condizioni di navigabilità la terra ha un’enorme influenza. Impareremo a leggere le carte meteo per valutare lo stato e l’evoluzione delle condizioni, e a prendere la decisione giusta riguardo a se partire o meno e quando.
Briefing sicurezza – uno degli aspetti più importanti della navigazione è la preparazione dell’equipaggio che, anche se non esperto, deve conoscere le procedure basilari di sicurezza, l’ubicazione e l’utilizzo delle principali dotazioni. Ma il briefing serve anche a stabilire l’autorevolezza del comandante e le basi del rapporto di fiducia tra i membri dell’equipaggio, due aspetti fondamentali di ogni navigazione, breve o lunga che sia. Nel momento del bisogno o dell’urgenza l’equipaggio deve essere affiatato e pronto.
Controllo della funzionalità degli equipaggiamenti di bordo – anche se in Mediterraneo c’è possibilità di fermarsi per eventuali problemi ogni poche miglia, prima di lasciare il porto per una navigazione d’altura, o comunque lunga, è più importante del solito controllare che tutto a bordo funzioni e sia in efficienza: il motore, le cime, le attrezzature, le prese a mare. Faremo un ripasso dei controlli basilari.
Strumenti di bordo: VHF, cartografico, radar, AIS – a parte il VHF, gli altri strumenti sono relativamente recenti, mi ricordo bene com’era navigare senza GPS ne’ cartografico, e soprattutto senza AIS. Nel mio modo di navigare la tecnologia è diventata sempre più importante, da’ un grande aiuto ed evita molti grattacapi, ma ritengo sia molto importante non lasciare che la tecnologia sostituisca l’attenzione dell’equipaggio, che per me resta lo strumento e la dotazione di sicurezza più importante a bordo. Vedremo quindi il funzionamento di tutte le strumentazioni di cui Freya è dotata, ma impareremo ad utilizzarle come supporto ad una guardia attenta.
Rifornimenti e cambusa – dall’acqua al gasolio, dagli alimenti conservati a quelli freschi, il rifornimento di una barca per una navigazione d’altura richiede una discreta organizzazione. Navigare per qualche giorno in Mediterraneo non pone grossi problemi da questo punto di vista, ma si può imparare ciò che serve sapere per navigazioni più lunghe.
prendere i terzaroli con vento in poppa.
Navigazione notturna e diurna, navigazione con vento fresco, manovre e conduzione – e finalmente si parte. Dopo tutta la programmazione, i controlli, i rifornimenti e i briefing si comincia a navigare. Navigando lontani dalla costa si apprende la navigazione strumentale, utilizzando la bussola per seguire una rotta. In base alle condizioni di vento e di mare avremo modo di provare armi e tecniche poco usati – ad esempio ritenute alla randa, genoa tangonato, e una delle tecniche pratiche essenziali per la navigazione d’altura e mai insegnata nelle scuole, quella diaccorgimenti importanti per fare un buon ancoraggio: ancora una volta insegnamenti non da scuola o manuale, ma di pratica.
Atterraggi e ormeggi in rada e in porto – a parte le questioni di scelta dei ridossi e di un ancoraggio o porto sicuro, l’atterraggio prevede anche la comunicazione con le autorità portuali, la preparazione della barca e l’organizzazione dell’equipaggio in base alla tipologia di ormeggio e alle condizioni di vento. Ma ci sono molti altriNozioni di astronomia (poche ma fondamentali) – inutile fare i fenomeni e tirare fuori il sestante in Mediterraneo… Per una vera lezione di sestante bisogna intraprendere una lunga navigazione oceanica e impegnarsi per giorni in quello che è un esercizio tanto pratico quanto teorico. Tuttavia una base di astronomia è un aspetto importante della navigazione d’altura e se ci sarà tempo ne parleremo.
Gestire l’equipaggio è spesso l’aspetto più delicato e complesso di una navigazione, soprattutto in una navigazione d’altura. Io credo fermamente nell’importanza della disciplina – regole, turni, divisione dei compiti – per evitare problemi e rendere tutti partecipi della vita di bordo. Credo anche che non ci sia un equipaggio migliore di un altro, ma solo un equipaggio istruito più o meno bene dal proprio comandante.
Ritengo che questo aspetto sia particolarmente importante per chi ha intenzione (o voglia) di intraprendere un percorso da skipper per charter. Ho sempre detto che saper gestire le persone è uno degli aspetti più importanti e complessi di questo mestiere, ben più che tracciare una rotta e regolare le vele.
Diamo per “scontato” che chi viene a fare queste navigazioni abbia già un po’ di esperienza, e che non ci sia quindi bisogno di partire dalla teoria delle vela, la nomenclatura, la regolazione – se ce ne sarà la necessità, però, ripasseremo anche quelle.
Ultima cosa che impareremo in queste settimane di navigazione d’altura e di pratica marinara è la pazienza, forse una delle doti più importanti che un marinaio deve avere. Sono il mare e il vento a decidere, la pazienza serve per saper aspettare che le condizioni siano favorevoli e per affrontare le situazioni sfavorevoli. E serve anche per essere capaci di rilassarsi e godersi i momenti di calma: il momento di faticare, come sempre in mare, arriverà di sicuro.
Quest’anno le tratte di navigazione d’altura e scuola di pratica marinara che proponiamo sono tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna.
A parte i porti di imbarco e sbarco, gli itinerari descritti di seguito sono solo indicativi: come sempre a decidere se e dove sosteremo, o quale rotta esatta seguiremo, saranno il mare e il vento.
Qui di seguito trovate le rotte delle navigazioni di vela d’altura, per qualsiasi altra domanda o informazione scrivete o chiamateci pure:
+39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
Maggio 2023 | Toscana/Isola d’Elba – Capraia – Corsica
Lo specchio di mare tra la Toscana e la Corsica, con le sue molte isole e le condizioni di vento prevalenti, si presta molto a fare brevi periodi di navigazione scuola.
Gli itinerari possibili sono davvero tanti tra le isole toscane – Elba, Capraia, Giglio – le belle coste dell’Argentario: a seconda delle condizioni meteomarine sceglieremo il più adatto.
Con qualche giorno in più a disposizione potremmo navigare fino al nord della Corsica e doppiare Capo Corso, percorrendo più miglia e affrontando situazioni meteorologiche e di navigazione più adatte all’apprendimento.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
27 maggio – 3 giugno 2023 | Toscana/ Isola d’Elba – Corsica – Bocche di Bonifacio – Palau (circa 150 miglia)
La prima tappa della navigazione una volta lasciata la costa toscana è di solito l’isola d’Elba, che offre ridossi da ogni condizione di vento e di mare. La navigazione è breve e ci permetterà di prendere confidenza con la barca, le manovre, l’equipaggio.
Quando le condizioni meteo saranno favorevoli, potremo salpare all’alba, per lasciare l’Isola di Pianosa a sinistra e avvistare quasi subito le alte montagne della Corsica nella luce rosa. Si può fare una prima sosta o proseguire fino a raggiungere Porto Vecchio, per entrare nel suo lungo fiordo ed esplorare il vecchio paese arroccato.
Dopo Porto Vecchio saremo già nelle Bocche di Bonifacio, e probabilmente avremo a che fare con il Maestrale, l’onda e le correnti, per navigazioni brevi ma esaltanti tra le isole delle Bocche prima di raggiungere Palau.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
Fine settimana Maggio 2023 | Toscana – Capraia/ Isola d’Elba – Giglio/Giannutri
Con partenza dalla Toscana è possibile tracciare diversi itinerari in base alle condizioni meteo e a quello che avremo voglia di fare: Elba e Capraia per navigazioni più lunghe, oppure le altre isole dell’arcipelago toscano e le coste dell’Argentario.
Navigazioni di circa 20/30 miglia, molte rade e porti tra cui decidere per gli ormeggi, lungo una rotta non troppo impegnativa ma dove il vento manca di rado. Una classica rotta “da vacanza” per imparare a gestire la scelta della rotta in base alla meteo, scelta degli ancoraggi, ormeggi.
Per info e prenotazioni: +39 335 5614976 | info@omeromorettivela.it
PRENOTAZIONI NON ANCORA APERTE IN ATTESA DI CONFERMA POSTO BARCA
Imbarchiamo solo persone con ciclo vaccinale anti Covid-9 completo, come definito dalle regole vigenti.
Se le settimane non potessero svolgersi per disposizioni di legge legate all’emergenza sanitaria, proporremo a vostra scelta un itinerario/settimana alternativa o il rimborso totale di quanto versato.
Anche se Freya è costruita per ospitare otto persone oltre all’equipaggio, abbiamo deciso di imbarcare solo sei persone: siamo così in grado di garantire più spazio a tutti e di farvi godere al meglio la vostra vacanza in barca a vela.
Pagina scritta da Omero Moretti