risotto alla zucca

Il mio risotto alla zucca: da Mantova ai Caraibi

Il risotto alla zucca è un piatto tipico delle mie parti (le zucche di Mantova sono famose) e del nord Italia in generale, dove in autunno, insieme a funghi e castagne, le zucche abbondano. Ma mentre le zucchine erano coltivate in Europa fin dall’antichità, la zucca cucurbita, quella grande e dolce per intenderci, come i pomodori e le patate, è arrivata in Europa solo dopo la scoperta delle Americhe, e abbonda anche ai Caraibi.

Approfittando degli ingredienti locali più freschi, per tanti anni ho usato la ricetta tradizionale emiliana unita alla zucca caraibica per cucinare uno dei miei risotti preferiti. Visto che oggi è Halloween e si vedono zucche da tutte la parti, ho pensato di scrivervi la ricetta del mio risotto di zucca.

 

Ingredienti per 8/10 persone

1kg di riso per risotti

1kg di zucca

1 cipolla, 1 dado vegetale (o brodo di verdure)

Burro, parmigiano, olio d’oliva, sale e pepe q.b.

A piacere: noce moscata, prezzemolo

 

risotto alla zucca

Preparazione del risotto alla zucca

Cominciate facendo un soffritto di abbondante cipolla e, nel frattempo, sbucciate la zucca, toglietele i semi e tagliatela a dadini. Aggiungetela al soffritto e lasciatela cuocere per 15/20 minuti, coperta.

Buttate in pentola anche il riso e, una volta che si è tostato, cominciate ad aggiungere il brodo poco a poco, sempre coprendo la pentola. Come ogni risotto, anche il risotto alla zucca vuole una cottura lenta e deve risultare al dente: in questo modo i chicchi restano belli separati.

A fine cottura, prima di aggiungere parmigiano e burro per mantecare, potete grattugiare sul risotto un po’ di noce moscata.

Qualcuno a volte aggiunge anche gli amaretti, tipico abbinamento con la zucca di molte ricette della mia zona. Mentre gli amaretti sono quasi indispensabili nei tortelli, a me nel risotto di zucca proprio non piacciono. Allo stesso modo, troverete molte ricette che aggiungono salvia a fine cottura, mentre secondo me il sapore della zucca è troppo delicato per la salvia ed è meglio un po’ di prezzemolo.

Omero