Corrente elettrica in barca a vela: come facciamo noi

La questione della corrente elettrica in barca a vela è una delle più delicate per quanto riguarda la gestione delle risorse a bordo. Senza sufficiente corrente elettrica, infatti, niente bibite fresche ne’ cibo ben conservato, niente acqua calda, niente cellulari carichi, per non parlare di niente strumenti molto utili alla navigazione (cartografico, radar, piloti automatici). L’elettricità in barca a vela, quindi, è necessaria sia per l’utile che per il dilettevole ma, per definizione, non è mai abbastanza per chi è abituato a stare a terra.

C’è da dire che il 99% delle persone che sale a bordo si abitua in men che non si dica alla dimensione “risparmiosa” della barca a vela, anche dal punto di vista della corrente elettrica: è facile, perché sono molto diverse le cose giudicate necessarie. Lo spettacolo da guardare saranno le albe, i tramonti e i cieli stellati, alla tv nemmeno ci si pensa. Il rumore del vento tra le vele è talmente bello che accendere il motore per ricaricare le batterie sembra un’atrocità.

Aldilà della poesia, però per stavolta andiamo un po’ sul tecnico: quello della generazione di corrente elettrica in barca a vela è infatti anche uno degli argomenti su cui vi potrebbe capitare di ascoltare discutere i velisti per ore e ore… Per questo abbiamo deciso di raccontarvi come facciamo noi per avere sufficiente corrente a bordo – a seconda delle necessità e, come sempre, di quello che fate con la vostra barca, la questione potrà essere affrontata in modi diversi. Freya è una barca a vela che necessariamente consuma molta corrente elettrica: a bordo abbiamo tre frigoriferi, numerosi strumenti elettronici, sempre diverse persone che hanno bisogno di caricare telefoni, tablet, computer, tenere luci accese etc.

Corrente elettrica in  barca a vela: generatori eolici e pannelli solari

Per prima cosa diciamo che Omero ha scelto di non avere a bordo un generatore, per diversi motivi: occupa molto posto, è inquinante e rumoroso, e se non è almeno un generatore da 6kw con un motore bicilindrico per una barca come Freya, che lavora, non ha molto senso. Per chi fa diporto e ha meno consumi, invece, un generatore di piccole dimensioni potrebbe essere una scelta conveniente.

Freya è attrezzata con due generatori eolici (detti Cip e Ciop, inconfondibili segni di riconoscimento a poppa) e due pannelli solari, ed è quindi in grado di generare sufficiente corrente elettrica in modo pulito.

Tra i vari modelli di generatori eolici, e dopo averli provati quasi tutti, Omero ha scelto il D400 (prodotto e venduto da Eclectic Energy nel Regno Unito): è più pesante (circa 12 kg) e ingombrante di molti altri, ma è il più silenzioso. Per essere efficienti, i generatori eolici vogliono vento, almeno 15 nodi, preferibilmente in prua. Con 15 nodi di vento i nostri D400 producono circa 5 ampere ora l’uno.

In traversata atlantica di andata, e in generale con il vento in poppa, i generatori sono poco efficienti, e Omero fa un’ora di motore al mattino e una al pomeriggio, per dare un aiutino alle batterie, per dare potenza alla radio quando comunichiamo (e anche per controllare che il motore sia apposto!). In traversata atlantica ritorno, con il vento in prua, è invece spesso necessario spegnere uno dei due eolici per evitare che sovraccarichino le batterie (capita spesso anche nelle Bocche di doverne spegnere uno).

Sul roll bar di poppa hanno trovato posto anche due pannelli solari da 100watt l’uno, che orientiamo manualmente e che nelle ore di sole producono circa 5 ampere ora l’uno. I pannelli con il tempo perdono efficienza e vanno sostituiti ogni tanto.

corrente elettrica in barca a vela generatori eolici

In condizioni di sole e vento, frequenti nei posti in cui Omero sceglie di navigare, pannelli e generatori coprono tranquillamente i nostri consumi, che pure sono piuttosto alti, circa 12/15 ampere ora – abbiamo a bordo 3 frigoriferi che consumano o 6 ampere ora l’uno quando sono accesi, numerosi strumenti e luci per quattro bagni e quattro cabine.

La corrente prodotta dai nostri generatori eolici e dai pannelli solari va a caricare direttamente le batterie dedicate ai servizi, che sono separate da quelle che utilizziamo per il motore e il salpancora. Quando, raramente, capita che siamo senza vento e senza sole, le batterie dei servizi sono caricate dal motore attraverso un alternatore ausiliario, che Omero ha installato solo per i servizi.