Comincia il traffico di Gibilterra…
Ci siamo, a 400 miglia dallo stretto, come al solito, comincia il traffico di Gibilterra. Navi, pescherecci, petroliere, barche di ogni tipo e dimensione che si vedono a occhio nudo e con l’AIS, tutte in fila per entrare o uscire dal Mediterraneo. C’è da prestare molta attenzione, soprattutto ai pescherecci che spesso sono fermi o si muovono piano, e alle loro reti. Le navi enormi incutono un po’ di timore, ma di sicuro si vedono meglio e da ben lontano…
I turni di notte si fanno più faticosi, gli occhi si devono abituare al buio e alle distanze e anche se il radar e l’AIS aiutano parecchio il comandante è inflessibile: pur insegnando all’equipaggio l’utilizzo di tutti gli strumenti, per garantire la sicurezza niente può sostituire l’occhio e l’attenzione umana – “la sicurezza sta a noi garantirla, non all’attrezzatura”, dice sempre Omero. Quindi guardie ben sveglie e attente, con l’ordine perentorio di svegliare il comandante al minimo dubbio su una luce. Vi sembrerà strano ma non è così difficile scambiare una stella per una luce e viceversa. E il traffico va tenuto d’occhio anche per passare le Colonne d’Ercole: nel canale al centro dello Stretto, largo poco più di 7 miglia nel punto in cui l’Europa e l’Africa sono più vicine, sono le navi ad avere la precedenza per i limiti alla manovrabilità.
Nonostante il traffico di Gibilterra la notte è passata tranquilla, ma da questa mattina il vento, come da previsione, ha girato e soffia da Est Nord-Est, dritto sulla prua della Freya… Non è molto, sugli 8/10 nodi, ma Omero ha deciso di scendere un po’ di latitudine per trovare più a Sud il vento da Ovest Sud-Ovest promesso dalle carte meteo e dai movimenti delle nuvole. Vento che dovrebbe accompagnarli fino a Gibilterra.