omero in radio

Olaaaa Olaaaa Olaaaaaa

Ed eccolo finalmente un Olaaa Olaaaa Olaaaa forte e chiaro, il vocione di Omero in radio direttamente dall’oceano. Non sapete che felicità sentirli da là in mezzo…

Ci sarà il satellitare, ci saranno le mail, ma dal mare niente è come parlare e sentirsi in radio – ogni volta un’emozione bellissima. Quest’anno purtroppo la propagazione non è delle migliori e per i primi giorni non ero riuscita a sentire Omero in radio, poi ieri una vocina lontana e oggi finalmente la situazione sta migliorando e sono perfino riuscita a sentire la posizione. Spero che continui così, perché oltre a sentire Omero in radio sento anche gli altri naviganti – chi sta per passare Panama, chi naviga alle Canarie, chi gironzola ai Caraibi – e mi piace tantissimo.

Lo so che lo scrivo ogni anno, ma devo (dobbiamo) ringraziare anche stavolta i radioamatori che tengono la ruota dei naviganti, dedicando il proprio tempo libero e le proprie energie a seguire questo branco di matti :) 

Queste le parole di Omero, un paio di anni fa, per rendere omaggio alla radio

Omero sa che la radio mi piace tanto e nella traversata di andata ha lasciato a me il compito di seguire la ruota e parlare. All’inizio è un po’ strano, la radio ha il suo gergo, il suo bon ton: niente “sì” o “no”, ma “affermativo” e “negativo”, niente “capito” ma “ricevuto”, niente parlare se non sei interpellato, niente frasi troppo lunghe. Ma pian piano diventa un momento così bello della navigazione che non se ne può più fare a meno: sentire le voci degli altri che sono in mare e di quelli a terra che hanno sempre una parola gentile è più importante di mangiare, di dormire e di molte altre cose. Il contatto umano è uno dei bisogni fondamentali dell’uomo, e in oceano diventa davvero evidente.

Quest’anno, a Natale, mentre come al solito stavamo cenando in banchina con gli altri italiani, sono arrivati due ragazzi che avevano traversato su una grossa barca armatoriale, mai visti prima. “Chi è Sara?” chiede la ragazza. Io un po’ intimorita, e cercando di ripensare a cosa potessi aver fatto, non ho risposto. Gli altri pirati però hanno venduto subito la mia pelle e si sono tutti girati verso di me. Al che la ragazza mi dice: “Grazie, ci hai tenuto così tanta compagnia in radio durante la traversata… Noi non riuscivamo a trasmettere, ma vi seguivamo tutti i giorni e ogni giorno sentire la tua voce e le risate ci faceva venire il buon umore”. Ed è stato un complimento bellissimo.

Beh, tutto questo discorso lunghissimo per dirvi che ho sentito Omero e l’equipaggio in radio. Stanno bene, sono felici più di me che la ruota abbia ripreso a funzionare, così possono sentire le voci amiche e allegre dei radioamatori e degli altri naviganti, e sono ancora sbandati e frullati dal vento da Est Nord-Est dovuto all’alta pressione. Ma, come ha detto Omero, “passerà anche questa”.

Stasera la Freya si trova a 22°33’N 59°27’W, mancano circa 1.850 miglia a Faial.

 

1 commento
  1. Rosy
    Rosy dice:

    Per Aldo:
    meraviglioso! oggi 6 aprile ancora insieme dopo tanti anni…Ti aspettiamo a casa Rosy e Peppa xxx!

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