Il giusto ritmo
Avevo ragione a dire che li sento riposati e rodati… Il segno inequivocabile che la traversata è entrata nel ritmo sono le mail di Omero che si allungano. I primi giorni tra l’equipaggio da seguire, il caldo e il fastidio di stare seduto al tavolo da carteggio mi scrive mail brevi e categoriche, poi man mano viene colto da attacchi di grafomania. Oggi il primo.
A bordo stanno bene: il mare è calmo, la situazione è tranquilla e il vento ha anche girato un po’ più a Est, anche se, come dice il comandante, “i venti buoni hanno da veni’…”. E poi ci si abitua a tutto, anche alla bolina…
Dagli attacchi di grafomania capisco che ad essersi stabilito è non solo il ritmo della navigazione e dei turni, ma anche quello delle emozioni, che più passa il tempo là in mezzo più si fanno dense e forti. Difficilissimo da spiegare… ma ci sono dei momenti in cui ti sembra che ti scoppi il cuore. Non c’è niente a distrarti, non c’è nessuno a giudicarti, non ci sono pose da tenere o atteggiamenti di convenzione – le emozioni si vivono ad un livello di libertà che altrove è impensabile, e neppure il comandante, dopo tante traversate, dopo tante miglia, è immune da questo effetto collaterale dell’oceano – e sente il bisogno di comunicarle. Saranno anche gli anni che passano :)
L’ho già scritto, che tra le tante cose che l’oceano regala senza sosta, a tutti, è uno spazio di libertà infinito, che ognuno riempie con quello che vuole, spesso con qualcosa che nemmeno lui sapeva di avere, con le paure, con i desideri. E ho anche già scritto che sarà difficile che riescano a raccontarvelo, una volta sbarcati. Come faccio io con le mail di Omero, dovrete imparare a leggere tra le righe…
La posizione della Freya alle 19 ora italiana è 24°41’N 59°17’W, mancano 1.762 miglia a Faial.