Sopra il 30esimo parallelo
Omero continua a prendermi in giro dicendomi che questa traversata, così lenta e tranquilla (per ora…) sarebbe stata giusta per me, che mi lamento sempre del troppo mare e del troppo vento (non è vero…), mentre lui freme e vorrebbe un po’ di vento in più per vedere la Freya correre. E io gli rispondo con un vecchio detto toscano: “Non ti lamentare del tempo buono”. Sono su un oceano calmo e ancora tiepido, senza troppo vento da gestire ne’ pericoli che si rompa qualcosa – cosa vogliono di più?! Arrivare più in fretta, ovvio, lo capisco, ma non mi sembra che se la passino poi così male…
E di certo non si annoiano. La notte è passata a vela con vento da Sud Sud-Est, ancora debole e incostante, con qualche rinforzo che ha dato un po’ da fare all’equipaggio. Tutto in tranquillità comunque. Il mare è quasi piatto, dice Omero, c’è solo un’onda lunga che arriva da Nord senza dare troppo fastidio. Stamani hanno avuto anche un po’ di pioggia, per la gioia del comandante che da giorni mi diceva “siamo pieni di sale”: così la Freya si è lavata un po’…
Hanno superato il fatidico 30esimo parallelo, e speriamo che a questo punto arrivi un po’ di vento buono per accontentarli e farli arrivare a destinazione un po’ più in fretta – anche se quest’anno sembra che niente sia nella media…
Alle 13 UTC, le 15 ora italiana, la Freya si trovava a 30°24’N 52°36’W, mancano 1.278 miglia a Faial.