Oggi lezione di sestante
Navigazione oceanica d’altri tempi sulla Freya oggi. Mentre io scrivo l’equipaggio è fuori con Omero che gli sta insegnando le basi per l’utilizzo del sestante.
Strumento antico e affascinate, nessuno resiste al sestante, tutti vogliono provare ad usarlo, anche se il funzionamento è abbastanza complesso, soprattutto in un’epoca in cui siamo abituati a premere solo un pulsante per avere una posizione precisa al metro. La lezione di Omero sull’utilizzo del sestante comincia quindi da molto prima dell’atto pratico della misurazione dell’angolo: qualche rudimento sulla rotazione e rivoluzione terrestre, la spiegazione della necessità di fare molteplici rilevamenti, le stime della distanza dell’orizzonte, etc etc… E infine ognuno prende in mano lo strumento e si comincia con i rilevamenti: solo dopo averne fatti diversi, fino al primo pomeriggio, Omero tirerà fuori le tabelle e si cominceranno a fare i calcoli.
Insegnare l’utilizzo del sestante è per lui soprattutto un modo di tramandare le tradizioni di un andar per mare che non c’è più, e che si tiene vivo non solo utilizzando strumenti antichi (che il GPS lo usiamo anche noi eccome, anzi, sulla Freya ce ne sono tre!), ma anche e forse soprattutto con gli atteggiamenti e i modi di fare, con il rispetto per il mare, con la voglia di navigare per navigare, senza tanti fronzoli, consapevoli che prima di noi sono andati per mare uomini che non avevano nulla di quello che noi oggi possiamo utilizzare a bordo, ma avevano la testa e il cuore per stare in mare. Ma questa è un’altra storia…
L’equipaggio è affascinato dal sapere che Omero ha fatto un paio di traversate senza GPS, ascolta le storie di come si chiamavano le navi per chiedere conferma della posizione stimata, delle difficoltà delle giornate nuvolose o con molta onda, di come ci fossero ben poche barche a vela che traversavano – “prima del GPS col cavolo che le banchine di Las Palmas erano piene”, ha constatato quest’anno Omero, un po’ sconsolato quando non abbiamo trovato posto in porto…
Il sestante però, è tornato in auge anche in ambienti ben più blasonati della Freya… Pare che la marina statunitense ne abbia reintrodotto lo studio tra gli allievi a mo’ di “back up”, in caso sia necessario spegnere il sistema GPS, o comunque nell’eventualità che i sistemi elettronici vengano hackerati. Hackerare il sole e l’orizzonte è ben più difficile, e conoscere un modo per stabilire dove ci si trova non può fare che bene. Noi non pretendiamo di essere in grado di insegnarvi tutto, ma qualche video lo sto facendo, e dalla Martinica lo posterò, se siete curiosi.
E mentre i ragazzi misurano le rette d’altezza, un bel vento continua a spingerci verso i Caraibi, purtroppo ancora da Est più che da Nord Est, ma non ci lamentiamo. La Freya ha percorso 170 miglia anche nelle ultime 24 ore, in condizioni ottimali di mare calmo e vento costante: stanotte, assopita in dinette, il rumore dell’acqua che scorreva lungo le murate dava un’idea della velocità, ma la Freya filava talmente bene che sembrava ferma, e il fruscio veloce dell’oceano è stata una meravigliosa ninna nanna. Se andiamo avanti così stasera festeggeremo sia le 1.000 miglia dall’arrivo che il compleanno di Alessandro – che per ora ha iniziato bene il suo nuovo anno, timonando in oceano, con alle spalle una meravigliosa alba rosa.
Alle 13.00 UTC la nostra posizione è 14°31’N 43°04’W, mancano 1.030 miglia alla Martinica.
Dai che ce la faccio a venire a prendervi la cima d’ormeggio! Buon vento!
Ciao a tutti! Per Corrado: noi non vediamo l’ora di vedere questi video assieme a te, e sono contenta che tutto vada bene… qua tutto bene! Grandi tutti! Ciao, Alessandra.
Tanti auguri di buon compleanno al mio amico Alessandro da parte di Giuseppe e Samia (da Londra). Seguiamo dal blog le vostre avventure e siamo a dir poco invidiosi! Buon vento ragazzi
Buon compleanno Alessandro Sanna…!!!!
Un abbraccio al mio fratellone Massimo…
Tanti auguri ad Alessandro! Penso sia un grande privilegio fare una traversata con una persona che mantiene viva l’arte della navigazione astronomica. Un caro saluto!
Qui in Sardegna si inizia a fare il conto alla rovescia.. ne approfitto per mandare gli auguri a Tullio!!!
Saluto tutto il resto dell’equipaggio ma sopratutto.. papà (Massi). Go Freya!
Quando torni (Alessandro)?
Leggere la vita di bordo descritta da Paola, per un attimo, ti fa sentire sulla Freya, insieme all’equipaggio e ……respirare l’oceano!!! Trovo dieci minuti per estaniarmi dalla solita routine quotidiana, e sedemi accanto al mio fratellone che “timona lasciandosi alle spalle una meravigliosa alba rosa” con un bel sorriso soddisfatto. Nessuna parola, solo sensazioni, ecco, questo è proprio un bel regalo di compleanno. Un abbraccio brother!!!
Un saluto a Max e tutto l’equipaggio.
Grazie Paola
p.s.: per festeggiarti, stasera hambovo+patate con la tua meravigliosa famiglia
buon vento
Giro i tuoi ringraziamenti a Sara, è lei che scrive e lei che li merita! Io purtroppo mi limito a postare! Paola