Un incontro fuori dal tempo

Qualche giorno di silenzio radio/blog era necessario dopo il tour de force della traversata… Arrivati a Le Marin ci stiamo prendendo cura di noi stessi e della Freya per qualche giorno, prima di riprendere il mare per le belle Grenadine. Da fare ce n’è sempre tanto dopo una traversata, tra riparazioni e pulizie, ma io e Omero ci siamo presi anche il tempo di riposarci un po’, e di ripensare ai lunghi giorni di mare. I ricordi sono sempre tanti: il vento, i momenti divertenti, l’emozione dell’atterraggio, l’equipaggio.

Ma quest’anno a bordo, in mezzo all’oceano, è successo qualcosa di straordinario che finora non vi abbiamo raccontato – una storia talmente delicata e commovente che ha richiesto un po’ di tempo (e qualche lacrima) prima di poter essere raccontata.

Tra i mille aneddoti che Omero racconta a bordo ce n’è uno particolarmente poetico, di una serata nella nostra amata Sardegna, al Porto della Madonna per la precisione – uno degli ancoraggi più belli e magici dell’arcipelago, tra Budelli, Razzoli e Santa Maria. E anche in traversata Omero ha cominciato il racconto…

tramonto a poppa barca a vela

“Era tanti anni fa, ancora con l’Hélène. Avevo a bordo un musicista bravissimo, che si era portato la sua chitarra e ogni sera ci regalava la sua musica dopo cena – improvvisando, accordando, suonando per ore nelle baie silenziose. Una sera me la ricordo in particolare: una serata di poco vento, il mare come l’olio, i colori del Porto della Madonna straordinari come sempre, lui si mette a suonare e dopo poco, da un’altra barca, sale una voce di donna che comincia a cantare, seguendo la musica. Si accordano l’un l’altro per un po’, lui suonando e lei cantando, e quando trovano la giusta armonia mettono insieme uno spettacolo emozionante. Lei cantava delle melodie del sud, con una voce bellissima e struggente. Tutta la rada è scoppiata in un applauso, ma non abbiamo mai capito da quale barca venisse la voce, chi fosse a cantare”.

La storia è già bella così, ma Massimo, a bordo con noi in traversata, ha avuto un brivido più forte degli altri. Lui la storia l’aveva già sentita, e non da Omero, ma dalla donna che quella sera cantava. Lei gli aveva raccontato di aver sentito una chitarra suonare da chissà quale barca, una sera al Porto della Madonna, e di aver cantato accompagnando la musica in quella splendida cornice. Era un’amica di famiglia, che non c’è più. Ma il ricordo è ancora vivo in chi era con lei, quella sera, che si è emozionato a distanza di anni sentendo la storia incredibile di un “incontro” completamente al di fuori dal tempo e dallo spazio.

A volte l’Oceano è davvero magico.

11 commenti
  1. Anna
    Anna dice:

    È la magia del mare che vive in eterno.
    Son venuti i brividi anche a me! ☺
    A Sara e Omero un forte abbraccio e un sincero augurio di buon natale e uno strepitoso anno
    nuovo da Anna & C. (da Hawaa senior)

    • Sara
      Sara dice:

      Cara Anna, tanti auguri a te e a tutto l’equipaggio Hawaa (senior e junior!). A presto, magari proprio al Porto della Madonna ;)

  2. MFrancesca
    MFrancesca dice:

    Leggervi è sempre bellissimo , mi sono venuti i brividi per la storia un po’ triste perché la Signira non c’è più,ma anche tanto romantica …. chissà magari vi ha adcoltati mentre la narravate .
    Felice Natale Omero e Sara

  3. Massiimo
    Massiimo dice:

    Grazie SARA , per aver raccontato questo incredible “incontro” … Un grazie anche dalle figlie di Signora Miranda , Gabriella e Loredana , che con me si sono emozionate nel racconto di Omero e nel ricordare l’evento. In qualche modo un segnale che chi non c’è’ più …. Ci sta sempre vicino. Un abbraccio . Massimo.

  4. Gabriella
    Gabriella dice:

    Ciao, sono la figlia di Miranda, la donna che, dalla sua barca, al porto della Madonna, tanti anni fa, ha intrecciato canti e musica con quelli della vostra barca….
    Quando Massimo mi ha chiamata dalla Freja, raccontandomi questa straordinaria coincidenza ci siamo commossi insieme, a migliaia di chilometri di distanza!
    I miei genitori amavamo molto Massimo è tutta la sua famiglia (come me del resto) e dopo il primo istante di grande commozione abbiamo razionalizzato che fosse normale che Miranda e Gregorio lo abbiano accompagnato e protetto in un’impresa così impervia e grandiosa allo stesso tempo…
    Come già hanno dimostrato tangibilmente a mia sorella e me, i nostri genitori ci sono… non possiamo vederli ma possiamo sentirli… sempre…
    È così, chi ci ama davvero non ci lascia mai! Neanche la morte è tanto forte da spezzare le “cime” che mantengono stretti certi legami di grande amore…
    Spero di poter incontrare Omero e Sara un giorno così da poter mostrare loro una bellissima foto dei miei genitori al timone della loro Agalor…. Un saluto da La Maddalena

  5. Sara
    Sara dice:

    Ci avete lasciato davvero senza parole, e non riesco a trattenere le lacrime leggendo le tue parole Gabriella. E’ una storia incredibile, che continua a diventare sempre più bella… Non c’è nient’altro che io possa dire, ognuno sentirà dentro di sé le risonanze di questo incontro, ognuno penserà a chi non c’è più e sentirà che davvero è lì, e a suo modo ci accompagna. Un abbraccio forte a te, a Massimo, e alla bella Maddalena.
    Non vedo l’ora di vedere una foto di Miranda, Gregorio e Agalor.

    • Gabriella
      Gabriella dice:

      Grazie a voi! Il vostro racconto ci ha donato grande emozione! Un grazie particolare a te, Sara, che hai saputo narrare con grande sensibilità questo toccante episodio!
      L’appuntamento è allora qui alla nostra isola… non appena ci sarà possibile…. Massimo il nostro anello di congiunzione…
      Vi aspettiamo!

  6. Loredana Pinna
    Loredana Pinna dice:

    Buon anno a tutti , ma in particolar a Sara ed Omero , che ringrazio per l’intensa emozione che ci hanno fatto vivere con il loro racconto , e a Massimo , per l’affetto immutato verso i miei genitori….. Avrete capito che sono Loredana, la seconda figlia di Miranda e Gregorio. Le vostre parole hanno rievocato in me ricordi di innumerevoli giornate al mare quando , dopo un lauto pranzo, mia madre imbracciava la chitarra ed iniziava a cantare allietando tutta la baia. Tanto che una volta ci avvicino’ lo yacht di uno scieicco per invitarci a bordo. Ma anche ricordi di meravigliose giornate trascorse insieme alla famiglia Mele con cui l’amicizia è ormai trentennale. I nostri padri si amavano come due fratelli e altrettanto affetto i miei genitori lo avevano per Massimo e Pinuccio. Ed è per questo….Massimo… che sono assolutamente certa che loro fossero accanto a te per proteggerti ed infonderti la forza e serenità per affrontare quest’avventura. Spero vivamente che possa concretizzarsi presto questo magico legame che si è creato…..un abbraccio, Loredana

  7. Sara
    Sara dice:

    Gabriella e Loredana, buon anno a voi e grazie ancora davvero per averci regalato questa storia bellissima. A presto :)

  8. Aulo
    Aulo dice:

    Ho letto, ed ora che mi sono ripreso posso dirvi che non ho ancora visto nessuno di voi ma già sento di conoscervi tutti, grazie profondamente grazie per avermi scaldato il cuore qui nel nel gelo della pianura Padana. Buena vida.

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