Groppi e vento
In oceano è appena finita quella che sarà molto probabilmente la nostra ultima notte di navigazione, una notte molto lunga, fatta di groppi e vento. E anche la mattinata è cominciata allo stesso modo – niente tregua per il gran finale.
I groppi, per chi non lo sa, sono dei cumuli di umidità che quando incontrano l’aria più fresca della sera condensano e si mettono a scorrazzare per il mare, pronti a scaricare pioggia e vento. Non sono temporali, ma sanno essere molto violenti, sia per la quantità d’acqua che per per quella di vento che ti buttano addosso. Gli inglesi li chiamano grain, ma io preferisco il termine francese – merdon, molto adatto.
Insomma i groppi ci avevano miracolosamente evitato per tutta la traversata, ma ieri nel tardo pomeriggio sono cominciati, inesorabili. Uno, due, tre, quattro – avanti così tutta la notte. L’unica cosa “positiva” dei groppi è che si riconoscono da lontano: prima si vedono a poppa le nuvole più scure, nere nere nella notte, poi arriva l’aria più fredda. Quando arrivano scaricano pioggia e vento forte, fino a 30/35 nodi: sotto il colpo di vento la Freya supera i 13 nodi di velocità, sembra che qualcuno prema sull’acceleratore… Poi passano ed è tutto molto calmo per un po’, finché ricomincia il vento, che ormai non scende sotto i 20 nodi. Stiamo andando avanti così da ieri pomeriggio, si è dormito poco, e stiamo sentendo la stanchezza.
L’oceano fa spesso così: mentre stai pensando alla birra e alla spiaggia, mentre stai mettendo via la cerata nella borsa, lui ti ricorda che non è finita, che i conti si fanno alla fine, e che non c’è spazio per le distrazioni. E non si può dire “basta voglio scendere” – qui siamo e qui restiamo.
Alle 13.30 UTC la nostra posizione è 14°20’N 59°14’W, sotto un groppo, mancano poco più di 90 miglia alla Martinica – e ce le stiamo sudando tutte. Spero di scrivervi più tardi o al massimo domattina per dirvi che abbiamo avvistato terra, ma non preoccupatevi se non chiamiamo subito a casa una volta atterrati, prima ci faremo un bel sonno :)
Cari navigatori,
vi abbiamo seguiti sul blog, ogni giorno, durante questa vostra memorabile avventura…tra non molto arriverete a destinazione e, nei prossimi giorni, ci mancheranno tanto i racconti di Sara che così bene ha sempre descritto le vostre giornate.
Messaggio per Dedè (ovvero zio Danilo): in tutti questi giorni abbiamo sempre raccontato a Bianca le tue giornate nell’Oceano Atlantico tra balenottere, delfini e onde imponenti…lei ascoltava ma ti nominava poco. Forse era un pò risentita per la tua assenza. Stamattina però con infinita dolcezza ha detto: “Nonna, per favore, mi fai un disegno dove ci sono io, Dedé e il fratellino?”
Goditi questi ultimi giorni, fai il pieno di energie e di mojito perchè qui P8 e Bianca sono già pronti a impartire comandi:
“Andiamo a comandare”.
Buon arrivo e un abbraccio a tutti.
Che esperienza ragazzi ormai giunta quasi al termine…un saluto speciale a corrado e buona navigazione.alessandra.