Trasferimento dalla Toscana alla Sardegna in barca a vela – video
Molte delle persone che vengono a bordo con noi hanno una sincera passione per la vela, sempre difficile da conciliare con tempi, lavoro, organizzazioni varie: una delle settimane che queste persone preferiscono è quella del trasferimento dalla Toscana alla Sardegna in barca a vela
Un bel mix di scuola vela e vacanza, un po’ fuori stagione, che da’ l’occasione di imparare un po’ di fondamentali e anche qualche cosa di più: la meteorologia, la scelta della rotta e degli ormeggi e un po’ di sana navigazione d’altura, di quella dove il telefono non prende (anche se per poco), ti godi davvero le albe e i tramonti e le notti sono molto più lunghe di quanto sembrino in città…
Per questo aggiungiamo volentieri anche questa settimana di trasferimento dalla Toscana alla Sardegna in barca a vela al programma di navigazione della Freya, per non tenerci tutta per noi la felicità delle vele che si spiegano di nuovo al vento dopo l’inverno…
Qui di seguito il diario di bordo che abbiamo tenuto durante il trasferimento dalla Toscana alla Sardegna del 2016 (con un favoloso equipaggio quasi tutto al femminile) per darvi un’idea di come si svolge la settimana.
Diario di bordo del trasferimento dalla Toscana alla Sardegna – giugno 2016
Finalmente ancorati a Budelli, con poco vento e mare calmo, io, Omero e la Freya ci sentiamo a casa e gongoliamo di felicità. Ma il primo pensiero di questa stagione che comincia va al bravissimo e simpaticissimo equipaggio (per altro in maggioranza femminile) del trasferimento dalla Toscana alla Sardegna in barca a vela. Breve, vero, ma impegnativo.
Ecco il diario di bordo, qualche foto, e un video del trasferimento.
Navigazione dalla Toscana alla Sardegna: da Carrara a Capraia
Prima tappa – Partenza da Marina di Carrara alle 19.15 di sabato 11 giugno, arrivo a Capraia alle 04.30 di domenica 12 giugno
Più volte abbiamo scritto che la difficoltà di navigare per mestiere è spesso quella di non poter aspettare (o cogliere al volo) le migliori condizioni meteo per rispettare le date degli imbarchi, e questa è stata proprio una di quelle occasioni.
Tutta la settimana scorsa di vento perfetto per scendere a vela verso la Corsica e la Sardegna, ma l’equipaggio è arrivato insieme al vento da Sud, ostinato e contrario. La massima omerica in questi casi vale la pena di essere ricordata: Vento in faccia? Pioggia? C’è di peggio, li prenderemo e li metteremo dove abbiamo messo quegli altri.
E così abbiamo mollato gli ormeggi appena imbarcato l’ultimo arrivato (e ovviamente dopo il briefing sicurezza) e abbiamo fatto rotta da Marina di Carrara a Capraia per cominciare questo trasferimento dalla Toscana alla Sardegna in barca a vela. Vento e mare (per fortuna pochi) praticamente in faccia e relativo frullamento che per stomaci appena arrivati dagli uffici, soprattutto durante una navigazione notturna, non era facile da sopportare…
In Capraia siamo arrivati di notte, una notte davvero scura per le nuvole fitte che coprivano la luna, ma dopo un po’ di meritato riposo era impossibile non prendersi un po’ di tempo per salire in paese. Capraia è un’isola dal fascino straordinario, e le ore passano veloci a godere degli scorci di mare tra i pini, le case e le chiese colorate, la vista sul mare dall’alto della rocca.
Trasferimento dalla Toscana alla Sardegna: dall’Elba a Porto Vecchio
Seconda tappa – Partenza da Capraia alle 14.30, arrivo a Marina di Campo alle ore 18.30 di domenica 12 giugno
Nel pomeriggio, dopo il pranzo e il bagno, buona parte della navigazione verso l’Elba, morbida e lenta, è stata impegnata da una lezione di Omero sulla meteorologia. Un po’ di teoria e molta pratica, per cercare di capire l’evoluzione della strana situazione che si era creata sul Mediterraneo occidentale e che ci dava qualche grattacapo… Abbiamo poi deciso di affidarci ai professionisti (che è sempre meglio) e consultato l’ultimo bollettino meteo Omero ha deciso di partire subito con rotta sulla Corsica.
Terza tappa – Partenza da Marina di Campo alle ore 22.30 di domenica 12 giugno, arrivo a Porto Vecchio alle 08.30 di lunedì 13 giugno
Seconda notte di navigazione di seguito per l’equipaggio, quindi, stavolta di bolina larga con vendo da Sud Est, e con un’onda al mascone che per le prime ore è stata impegnativa. Bellissimi i momenti di silenzio in pozzetto a guardare le stelle e seguire la rotta, con le chiacchiere pacate della notte, sempre meravigliati dalla magia della barca a vela che in pochi giorni trasforma dei perfetti sconosciuti in un equipaggio, affiatato e solidale.
I turni si alternavano, il mal di mare pian piano passava, la Freya cavalcava come sa fare lei, e all’alba eravamo già tutti in coperta a goderci la luce e la vista meravigliosa delle cime corse, illuminate di rosa e grigio.
Scuola di vela nelle Bocche di Bonifacio
Camminata verso il paese vecchio di Porto Vecchio, caffè e baguette, e poi via di nuovo veloci a trovare un ridosso dalla maestralata preannunciata, oltre che dai bollettini, anche dalle nuvole che già si allungavano in strane forme piene di vento. Due bordi per entrare a Porto Nuovo, una baia ben protetta e paradisiaca dove abbiamo passato un giorno e una notte ad aspettare che il vento smontasse, con gli strumenti che indicavano sempre oltre 25 nodi e la Freya sbandata anche all’áncora in rada. Ma noi ci siamo goduti il riposo e il blu… Anche questo significa imparare la vela: apprezzare la lentezza, il riposo, e capire quando è il caso di non mettere fuori il naso.
Una volta calato il vento eccoci già a veleggiare verso Rondinara, Cavallo, Bonifacio, con l’equipaggio che finalmente di giorno e con condizioni un po’ dure ma gestibili si alterna alle manovre e al timone. La situazione meteorologica resta comunque inusuale: il vento gira velocemente da Est a Ovest, monta rapidamente e la traversata delle Bocche ieri pomeriggio è stata di quelle dove si vedono poche barche in giro, con 25-28 nodi di vento da Ovest e un’onda bella ripida. Ma dopo la strambata dietro Budelli tutto molla: il vento si placa, il mare è piatto, e sembra di essere in paradiso.
Eccoci, siamo arrivati qui, a casa. Abbiamo ancora un giorno prima dello sbarco della settimana di trasferimento dalla Toscana alla Sardegna in barca a vela, che sarà di vacanza pura perché l’equipaggio davvero se l’è meritato, e poi riprenderanno le settimane di vacanza in barca a vela tra la Sardegna e la Corsica che, come ormai sapete, sono comunque sempre buone occasioni per fare un po’ di scuola vela.
Io e Omero gioiamo ad ogni baia, ad ogni profilo che riconosciamo, ad ogni sfumatura di azzurro del mare e ad ogni bordo tra le isole che amiamo di più. E a me sembra di non essere mai andata via.