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Un viaggio in barca a vela

Il viaggio in barca a vela è una cosa antica quasi quanto l’uomo – si parla molto di più dell’invenzione della ruota, nel terzo millennio avanti Cristo, ma nello stesso periodo fu inventato l’altro strumento che ha consentito all’uomo di viaggiare, e ben più lontano della ruota: la vela.

La ruota è stata senza dubbio un’invenzione fondamentale, ma finché non furono costruite strade e ponti non consentiva di andare tanto lontano. I veri viaggi di esplorazione, di scoperta, di avventura nella storia sono stati fatti per mare, utilizzando il vento e le vele. Non solo: ogni civiltà, ogni popolazione della terra ha inventato la vela a modo suo, adattando gli scafi e la forma delle vele alle caratteristiche dei mari e dei venti delle proprie zone, sviluppando sistemi di navigazione diversi, alcuni basati sulle stelle, altri sulle maree, altri ancora sugli strumenti.

Un viaggio in barca a vela è una cosa adatta a tutti?

Anche se molto è cambiato, anche se abbiamo aerei, elicotteri, treni veloci e magari tra non molto anche il teletrasporto (speriamo!), un viaggio in barca a vela è ancora un modo affascinante, il più affascinante per noi, di scoprire il mondo. Magari non è adatto proprio a tutti  (non conosciamo niente al mondo che sia adatto a tutti!), ma di sicuro noi crediamo che sia adatto anche a chi velista non è. E per questo nei prossimi giorni avremo a bordo due viaggiatori, Elisa e Luca, che curano un bellissimo blog di viaggi e che proveranno con noi un piccolo viaggio a vela.

Abbiamo deciso di farlo perché a noi piace condividere il nostro modo di vivere, e ci piace avvicinare quante più persone possibile alla vela, anche quelle che, appunto, non hanno “mangiato pane e vela” fin da piccoli, come dice Omero. Ad Elisa e Luca cercheremo di mostrare il nostro modo di andare per mare, anche se solo in due giorni, magari di insegnargli, se vorranno, le basi della vela e di trasmettergli un po’ della nostra passione per il mare e il vento.

Perché un viaggio in barca a vela è diverso da ogni altro viaggio

Un viaggio in barca a vela, che sia per una vacanza o per una lunga navigazione, è diverso da ogni altro modo di viaggiare. Se siete curiosi, leggendo questo blog troverete molti consigli per i viaggi e per le vacanze in barca a vela, ma alcune cose fondamentali si possono dire in poche parole, le stesse che abbiamo usato per spiegare ad Elisa e Luca cosa aspettarsi da questi due giorni con me e Omero sulla Freya.

Ci si muove sfruttando il vento, in assoluta armonia con la natura, lentamente e gustandosi (a volte sudandosi!) ogni miglio. Per questo, e per il punto di vista unico che arrivare dal mare offre su ogni luogo, gli arrivi sono sempre momenti emozionanti quando ci si muove a vela. Ma del viaggio in barca a vela si assapora anche il viaggio di per sé: ed ecco la grande differenza con i viaggi su mezzi veloci, che cercano di minimizzare il tempo passato spostandosi. A vela è davvero il viaggio a contare, e a volte non si può essere nemmeno sicuri di dove ci porterà, perché sono sempre il mare e il vento ad avere l’ultima parola, e noi non possiamo che usarli quanto più possibile a nostro favore.

Qualcuno dice che la barca a vela è scomoda: certo, ci sono da imparare un po’ di regole di movimento e gestione delle risorse (dall’acqua alla corrente elettrica), ma onestamente l’idea di viaggiare con la propria casa al seguito per me è il sinonimo stesso di comodità. E anche se sulla barca non ci si vive ma si è a bordo solo per qualche giorno, tutto quello che ci serve è a portata di mano.

Be’, potrei continuare a lungo, ma io sono di parte, il resto ve lo racconteranno Luca e Elisa.

traversata atlantica gennaker