Hotel Delfino
You can’t always get what you want, but if you try sometimes you find you get what you need.
Proprio vero che non sempre si può avere quello che si vuole, ma a volte ci capitano proprio le cose di cui avevamo bisogno. Così questa giornata di sospensione decisamente forzata dai lavori io e Omero l’abbiamo trasformata in una giornata di riposo, e ci siamo accorti che ci serviva davvero.
Abbiamo seguito il mare, perché ci sembra la cosa più logica da fare, giù fino a Roma per trovare Nando, un vecchio amico, e poi lungo la costa toscana, per finire all’Hotel Delfino. Se non avete letto i libri di Murakami questo nome non vi dirà niente, ma se conoscete lo scrittore giapponese sicuramente anche voi starete sorridendo: i personaggi di Murakami, tutti a metà tra la vita sognata e quella vissuta, vanno di rado negli hotel, ma quando capita finiscono tutti all’Hotel Delfino, come il protagonista di Dance dance dance:
“È un giorno di marzo, al Dolphin Hotel di Sapporo, a. d. 1983. Alla radio suonano gli Human League. E poi Fleetwood Mac, Abba, Bee Gees, Eagles… Uno strano mondo, dove tutto – o quasi – si può comprare. Cosí, per chi non ha voluto, o saputo, cogliere l’attimo e tuffarsi nell’ingranaggio, le strade che rimangono sono tutte un po’ tortuose“.
Per fortuna questo Hotel Delfino non è ne’ triste ne’ inquietante come quello del libro, e anzi ci offre direttamente dalla finestra un tramonto più che degno di una bella giornata di gita al mare. E per stasera non faremo altro che goderci il riposo e il tramonto: a pensare, a lavorare e a ripercorrere le strade tortuose riprenderemo domani.