Amo i lunedì (o di una giornata in barca a vela)
È una frase che ripeto spesso a chi è a bordo, in estate, e mi da’ un grande senso di libertà: amo i lunedì.
Questo è il lunedì-tipo delle vacanze in barca a vela in Sardegna: sveglia a Caprera, tuffo e nuotata fino ad un’isoletta che io chiamo “dei gabbiani”, colazione in pozzetto, poi su le vele. Un bordo verso i Barattinelli, uno dietro Santa Maria, si vira a Spargiotto e siamo nelle Bocche. Sette miglia di gioia con il ponente che gonfia le vele, tutti a bordo lo sentono e sorridono, provano a stare al timone, a capire come funziona la meraviglia antica di andare per mare sfruttando il vento, la Freya cavalca e anche lei a suo modo sorride. L’isola di Cavallo ci aspetta, in pochi conoscono la baia dove andiamo ad ancorare noi, e non c’è problema di “parcheggio”… Pranzo, nuotata fino alla spiaggia che ha colori caraibici (ma non saranno i Caraibi che hanno colori corsi e sardi?!) e poi ancora a vela fino ad una delle spiagge più belle della Corsica. Aperitivo sulla sabbia, cena con portate anche vegetariane (eh sì, io sono vegetariana, nessuno è perfetto :) ) e mare che luccica. Amo il lunedì.
E amo il lunedì anche perché, nel nostro caso, non si porta dietro il peso del suo sfortunato destino: essere il giorno in cui ricomincia il tran tran, in cui si risolvono i problemi della settimana prima abbandonati di corsa il venerdì, il giorno in cui tutti sembrano ricordarsi che ci sono delle cose da fare e pretendono che siano fatte. Il classico caso di profezia che si autoavvera: il lunedì è brutto perché siamo noi a renderlo tale.
E allora oggi, che non sono ne’ in Sardegna ne’ in Corsica, ma intrappolata in un umido pomeriggio toscano, oggi che non sono in barca ma decisamente in balía di una sorte bizzarra e cattiva, oggi che vuole a tutti costi diventare un giorno odioso, uggioso e senza nemmeno qualcosa da salvare alla fine della serata, oggi lo ripeto: passerò tutta l’estate qui… compresi i lunedì… quelli li amo di più non lo so ma è così. Amo i lunedì.