Nel vento
È divertente questa cosa dei video, quando uno ci prende un po’ la mano :) Ho scartabellato tra le centinaia di video che faccio quando sono a bordo, e ho messo insieme un po’ di immagini della Freya che vola come sa fare lei nel vento.
Anche se la musica del video potrebbe suggerire diversamente, chi è stato in barca con Omero sa bene che a lui di competere non importa un bel niente. È raro non farsi prendere dallo spirito della competizione quando si sta al timone di una barca, un po’ perchè tanti velisti nascono e crescono nei campi di regata, un po’ perchè l’animo umano pare essere fatto così. E in effetti ogni tanto capita anche a noi di cazzare un po’ di più, stringere un po’ di più, o mettere più vela a riva per acchiappare la barca che abbiamo di fronte, ma sempre per gioco. In generale sulla Freya si va in giro in pace.
Far correre la barca, però, quella è un’altra cosa. La barca (in condizioni normali e sempre con la sicurezza al primo posto) deve correre per trovare il suo equilibrio, e deve correre perchè la sensazione di vederla e soprattutto di sentirla scivolare veloce nel vento e nel mare è bellissima. È una sensazione fisica, non solo emotiva: provoca vero e proprio piacere. Le vibrazioni delle barca, delle sartie e delle vele si trasmettono al corpo, al cervello, ai muscoli: gli effetti principali sono un sorriso da parte a parte e una bellissima sensazione di rilassamento e forza allo stesso tempo.
Che si stia al timone, alle scotte o anche solo seduti in pozzetto a godersi la cavalcata, il corpo segue istintivamente il movimento della barca, anticipandolo e bilanciandolo, in una sorta di danza, mai uguale a se stessa. Ognuno fa dei movimenti diversi, ognuno sente la barca e il vento a modo suo, ognuno ha il proprio modo di trovare un equilibrio con il timone, ognuno ha la sua danza.
E allora ecco la Freya nel vento, la nostra danza preferita.