Sogno di una notte di mezza estate

Navigando tra la Sardegna e la Corsica si vedono alcune tra le barche più belle del mondo. J class, Swan, barche antiche e moderne con le loro linee eleganti, a vele spiegate o ferme nei porti. E come si fa a non farsi affascinare da una barca di 30 metri che bolina a tutta vela nelle bocche? O da un J class con la sua falegnameria tirata a lucido? O dalle vele di carbonio aggressive delle barche da competizione? Eppure io mi soffermo sempre sulle barchette piccole, magari un po’ datate, che con i loro tempi arrivano in rada, senza fretta, senza competere. A bordo di solito una coppia, magari due. Quasi sempre il vaso di basilico e forse un cagnolino. Io mi immagino che non vadano da nessuna parte in particolare, che davvero seguano il vento o magari che aspettino quello buono per andare dove vogliono. Mi immagino che il tempo abbia per loro un senso pieno, di vita, e non che scandisca doveri nevrotici o imposti. Mi immagino che un giorno decideranno di andare in Alaska, con la loro barchetta, a godersi la purezza di un paesaggio fatto di ghiaccio, acqua e vela, e che magari ci metteranno anni ad arrivarci. 

Beh, se in una di queste favolose notti estive mi capiterà di vedere una stella cadente, saprò quale desiderio esprimere…