Ricette in barca: pesto alla genovese
Il pesto alla genovese è una ricetta che ovviamente non ha inventato Omero (come invece la pasta all’avocado, i suoi spaghetti alla bottarga, o le mitiche melanzane alla piastra), ma ha di particolare l’uso di ingredienti freschi e a volte reinventati a seconda di quello che troviamo nei vari posti che tocchiamo durante le navigazioni e le vacanze.
Quando siamo in Sardegna per la stagione estiva e in generale in Mediterraneo, troviamo un basilico freschissimo che invade la Freya con il suo profumo (purtroppo non ve lo posso far sentire…), ma il profumo dura poco, perché Omero prepara subito il pesto da conservare per la settimana.
La ricetta del pesto alla genovese
La ricetta non ha niente di particolare se non, appunto, gli ingredienti freschissimi: tanto basilico, poco aglio, pinoli e olio. Il tutto passato nel frullatore finché non si ottiene la giusta consistenza. Il formaggio, rigorosamente grana padano, Omero lo aggiunge al momento in cui condisce la pasta, per poter conservare il pesto alla genovese un paio di giorni in frigo.
Insieme alle trofie, come da ricetta originale, Omero cuoce qualche patata fatta a pezzetti e fagiolini (se li troviamo dal fruttivendolo…).
Quella del pesto alla genovese è una ricetta che e accontenta anche i vegetariani a bordo (come me) e, nella versione senza formaggio anche i vegani.
Dicevamo che non sempre si riescono a trovare gli ingredienti della ricetta classica del pesto alla genovese, e che bisogna essere pronti ad adattarsi un po’. L’ingrediente più difficile da trovare al di fuori dell’Italia sono i pinoli, e abbiamo quindi sperimentato il pesto alla genovese fatto con mandorle (che in Spagna abbondano), arachidi (che troviamo più facilmente ai Caraibi) e noci. Probabilmente non lo si può più chiamare pesto alla genovese, ma vi assicuriamo che il sapore è lo stesso ottimo.
Ciao Anna! Ci mancate come vicini… Vi aspettiamo a fine agosto per una bella veleggiata ⛵️