Il riposo della guerriera
Omero riesce a dormire con tutti e due gli occhi per la prima volta da quasi un anno – l’ultimo varo della Freya e’ stato ai primi di maggio del 2014 – ovviamente non prima di averla controllata centimetro per centimetro. Certo, c’e’ da fare, ma considerando le 10.000 miglia e gli 11 mesi in acqua, la carena e’ ancora uno spettacolo, e i lavori dell’anno scorso (sempre quelli di cui devo scrivere…) si sono rivelati ottimi.
Io come avrete capito, sono piu’ romantica di Omero, e mentre controllavo la carena, il timone, l’elica e le prese a mare non pensavo solo all’antivegetativa da dare, o allo scafo da lucidare. Pensavo soprattutto alle decine di persone che sulla Freya hanno vissuto e condiviso alcune delle esperienze piu’ forti delle loro vite – la prima traversata, la prima burrasca in oceano, la prima esperienza in barca a vela. E a lei che imperterrita, mentre a bordo le emozioni si susseguono, macina miglia, sotto l’occhio attento di Omero. Una barca e il suo comandante: una delle coppie piu’ belle del mondo.