rotta traversata atlantica in barca a vela ovest est

Traversata atlantica 2015 – Caraibi – Mediterraneo – Diario di bordo 29 aprile 2015

Ore 20.30 UTC
Oggi giornata di vacanza sulla Freya! Per prima cosa su il gennaker, per prendere i dieci nodi scarsi di vento da Ovest e procedere a vela. La Freya se l’è cavata benissimo, andava avanti a 6/7 nodi anche con poca aria e noi ne abbiamo approfittato per un bel giro di docce e un pranzo in pozzetto in maglietta e pantaloncini. Ci sono anche altre cose positive ad essere in mezzo all’alta pressione: un tramonto mozzafiato a poppa, senza una nuvola in cielo e con una bella aria tersa, la luna che già sale e l’attesa per lo spettacolo della stellata che stanotte non dovrebbe mancare. Certo tutti noi a bordo preferiremmo un po’ di vento che ci facesse filare via spediti, ma devo dire che l’abbiamo presa sportivamente.
Ci siamo goduti soprattutto il pomeriggio in solitaria sotto gennaker, e io avrei voluto che ci fosse un aereo sopra di noi a farci una foto, così piccoli in mezzo al mare blu con la nostra vela rosa tesa a prua. Invece sono arrivate due navi ENORMI, da poppa, due porta container. Una ha sfilato a sinistra, l’altra a dritta, a 700 metri di distanza. Non le avevo mai viste così vicine in mare, davvero una visione poco rassicurante…
La posizione della Freya adesso è 37°18’N 014°54’W.
Mancano 467 miglia a Gibilterra.Ore 11 UTC
Dopo l’aggiornamento di ieri pomeriggio lo scenario è cambiato completamente, siamo entrati nell’alta pressione come da previsione – e anzi forse un po’ prima. Il vento ha girato ad Ovest ed è calato, Omero ha deciso di tangonare il genoa per sfruttarlo tutto e cercare di non accendere il motore. Prima un po’ incerta, poi lenta ma decisa, la Freya è andata avanti a farfalla per tutta la notte. L’alta pressione si è portata dietro anche un’umidità che ha reso la notte davvero buia e scura di nuvole, ma io sono stata fortunata al turno dell’alba (che è sempre il mio preferito anche se lasciare la cuccetta calda alle 4 di mattina è dura). Il vento ha cominciato a schiarire il cielo a poppa, con una stellata favolosa, come se qualcuno avesse tirato via un velo. E intanto a prua il cielo cominciava a schiarirsi per l’alba, rosa e azzurra, che saliva sotto la randa della Freya. Uno spettacolo magnifico, che per un’oretta mi ha fatto ricordare chiaramente perché vale la pena di soffrire anche di mal di mare (ogni tanto).
La nostra posizione è 37°25’N 016°05’W, mancano 523 miglia a Gibilterra.

Sara