Traversata atlantica 2015 – Caraibi-Mediterraneo – Diario di bordo – 12 aprile 2015
Arriva anche una mail dalla Freya, inizia un po’ burbera (“questo piu’ che un tavolo da carteggio sembra un ufficio postale”) ma finisce poetica:Oggi e’ stata una giornata splendida. Da ieri sera un venticello da
SSE, da prima debole e poi sui 15 nodi, ci sta
facendo correre a 9 nodi su un mare solo leggermente mosso, con
colori che vanno dall’argento al blu profondo, a seconda delle nuvole. Ieri
sera una spruzzatina di pioggia ci ha un po’ allarmato, ma il sorgere della
luna ha messo ordine, le nuvole si sono diradate e come per magia sono
comparse le stelle, quasi avessero aperto i tendoni di un palcoscenico.
Buonanotte!
Ore 22.00 (ora italiana)
Mentre aspetto il collegamento radio guardo la meteo (tanto per cambiare!), e capisco perche’ Omero, quando firma, ha la fissazione di fare la O come un vortice che gira in senso antiorario. Perche’ sono le basse pressioni, con l’aria che gira in senso antiorario intorno al nucleo centrale, che lo portano a casa dandogli vento da SW. Quest’anno pero’ stanno incontrando piu’ alte che basse, e anzi l’anticiclone (ovvero alta pressione) delle Azzorre, appunto, che da noi sta portando questo bel tepore, lassu’ scombina i piani e le rotte.
Se avete guardato le mappe delle precedenti traversate avrete visto che quest’anno stanno tenendo una rotta piu’ meridionale, cercando appunto di evitare il vento da Est o da Nord che arriva girando in senso orario intorno alle alte pressioni. Sembra facile…
In radio si affacciano tutti, ma non sento benissimo, e infatti per avere la posizione devo aspettare che i radioamatori, instancabili come al solito, mi mandino un sms. Davvero c’e’ da elogiarli sempre…
I naviganti navigano spediti in 15/18 nodi di vento da SSE, che dovrebbe durare per altre 48 ore e farli correre verso le Azzorre. Tutti si lamentano delle previsioni che dicono che il vento girera’ poi a Est e giustamente Omero li riporta all’ordine: “Mica ce l’ha ordinato il dottore di venire qua in mezzo. Prendiamo quello che viene e lo mettiamo dove abbiamo messo quell’altro”. Perle di saggezza…
La posizione della Freya e’ 34°57’N 041°37’W (grazie Laguna!), mancano 700 miglia a Faial.
Qui la posizione aggiornata sulla mappa.
Ore 12.30 (ora italiana)
La Freya procede spedita, e mentre da noi comincia il caldo, nell’oceano il freddo si fa serio:
E’ cominciato il mio turno di guardia e mi metto subito a scaricare la meteo per vedere la situazione. Ieri mattina abbiamo smotorato un po’, prima che si alzasse un venticello da Est, che piu’ tardi ha girato a SE e ci ha consentito di metterci quasi in rotta e di procedere a vela per tutta la notte. Anche stamattina continuiamo con il SE, non molto forte, ma sufficiente per tenere la Freya in rotta a 7 nodi.
Il
vero cambiamento è stato nella temperatura, fa un freddo cane, tanto
che questa mattina ho acceso il riscaldamento. È un’altra vita… fuori si gela e dentro un bel tepore… Ieri
sera fuori durante il turno morivo di freddo, meno male che ho
insistito per le due ore, un’altra ora in più e mi trovavano stecchito e
congelato. Devo tirare fuori l’attrezzatura pesante, la mia tutina di
pile alla Diabolik.
Mancano 746 miglia a Faial, e finalmente sul cartografico ho una visione globale della nostra rotta e dell’atterraggio.
Ho scaricato la meteo a 48 ore e sembra che avremo vento da SW per un po’, cosi’ riusciremo a portarci avanti. Ma non mi illudo, subito dietro c’e’ un’altra alta pressione che ci portera’ venti da Est, speriamo duri poco.