lavori in barca

Tre uomini in barca (o della dote fondamentale di un marinaio)

Si sa che in barca c’è sempre da fare, se non sulla propria su quella di qualche amico. Ieri c’era da montare il rulla fiocco sulla barca di Mario, amico da sempre, ormai praticamente vice sindaco di Marin, che si è piegato come tutti alla modernità e alla comodità di eliminare i garrocci. Accorrono in aiuto Marco, Franco e Omero. La parte più divertente e’ vederli discutere del come sia meglio fare. Io smonterei lo strallo e lo farei in banchina, io andrei in testa d’albero, no e’ meglio farlo da giù, mettici uno stroppo, etc etc… Ognuno è convinto di avere ragione e argomenta con disegni, gesti e termini incomprensibili, poi ovviamente si fa come dice il comandante. Che però ammette candidamente di essere ben felice di avere l’aiuto di due artigiani esperti come Fanco e Omero, che sanno risolvere i piccoli intoppi e con un cacciavite smontano e rimontano qualsiasi cosa gli capiti tra le mani. Chi ha una barca lo sa, è quella la vera dote fondamentale del bravo marinaio: saper aggiustare qualsiasi cosa, con quello che c’è a disposizione. Perché non è che in mezzo al mare ci siano meccanici, idraulici o elettricisti… L’anno scorso, ancora prima di conoscere Omero, ho seguito via radio durante la traversata di andata una delle sue performance. Qualche centinaio di miglia dopo Capoverde, durante l’appuntamento radio, Omero comunica che sulla barca che stava trasferendo (non la Freya) l’invertitore del motore non funzionava più: solo marcia indietro, la marcia avanti slittava e non entrava. Ovvero era più o meno in mezzo all’oceano senza la possibilità di usare il motore in caso di necessità. Silenzio in radio per qualche secondo, e poi la stessa scena che vi ho descritto prima, ognuno diceva la sua, solo che era la stessa per tutti: torna a Capoverde e aggiustalo. Omero invece ha preso un bel respiro, ha calmato l’equipaggio, ha smontato l’invertitore (solo stare la’ sotto al caldo con l’odore del gasolio e’ dura, ve lo assicuro), lo ha messo sul tavolo e l’ha aperto. Se non fosse stato capace di rimontarlo la barca sarebbe di fatto rimasta senza motore, la tensione si sentiva anche via radio, mi immagino a bordo… Diagnosi: uno dei dischi era consumato. Soluzione: tagliare il fondo di una lattina di birra, sagomarlo, e usarlo da spessore per far riprendere a funzionare la molla e il disco. Rimontare l’invertitore, rimontarlo sul motore, attimo di suspense… Il motore parte, la marcia avanti si innesta, tutto funziona perfettamente. Applauso a bordo, applauso in radio, sospiro di sollievo… Per imparare a fare questo, però, non ci sono corsi, non ci sono scuole. Solo la pratica, solo l’esperienza, senza paura di sporcarsi le mani. Oggi tocca alla Freya, entra una goccia e bisogna chiudere la via d’acqua. Ecco come si sono trasformati il tavolo e il pozzetto che di solito ospitano aragoste e pastasciutte…