Le Marin martinica

Finita la rumba

Finita la rumba del capodanno, partita la maggior parte dei turisti e pulite per bene le barche, la banchina di Marin torna silenziosa e tranquilla. Restano le barche dei naviganti incalliti, quelle un po’ trasandate dei francesi, e i catamarani sugli ultimi pontili che sembrano impacchettati. Il vento sostenuto degli ultimi giorni ha messo tutti alla prova, i marinai un po’ stanchi bevono una birra e si raccontano dei canali: 30 nodi, 40 nodi, onde di 5 metri, rande strappate, equipaggi ammutinati… Come già vi ho detto bisogna sempre dividere per due quando parla un marinaio.. Comunque davvero sono stati giorni di bel vento, Omero dice che anni fa era sempre così a gennaio, poi negli ultimi anni non era più capitato. Anche alcuni skipper esperti ma più giovani hanno sperimentato l’aliseo di Natale per la prima volta, e hanno capito che qui non si scherza. Le Grenadine sono il parco giochi del vento, e per il vento bisogna essere pronti: barche impeccabili, preparate, comandanti esperti e capaci di affrontare navigazioni vere. E adesso che la rumba è finita lo posso dire, anche se sono ovviamente di parte: la Freya è una buona barca di suo, ma la cura che Omero le dedica la rende eccezionale, e non c’è niente di più bello che vedere un comandante che porta la propria barca nel vento dell’oceano, sicuro e tranquillo, scivolando sull’acqua.