traversata atlantica in barca a vela

Traversata di ritorno 2013: diario di bordo 14 aprile

Salve Amici
Il vento è in calo ma l’onda rimane sempre molto formata: onde che sembrano
colline, qualcuno le ha descritte assomiglianti alle dune del deserto,in effetti io
le stimo sui 5 metri. Alcuni delfini son venuti a salutarci, sono sicuramente gli
stessi che ci seguono da alcuni giorni. La bonaccia ci ha dato modo di agganciare
un grosso parabordo che sarà servito a segnalare una rete di qualche
peschereccio, se ne trovano molti in mezzo all’oceano, sicuramente vengono rotti
da qualche mareggiata.

Già da alcune notti  vediamo navi che ci superano, l’attenzione aumenta, siamo sulle rotte commerciali ed il radar è in
standby pronto ad intercettare questi fantasmi illuminati che appaiono al’improvviso nel buio della notte.Le vele sbattono,la guardia mi sveglia: siamo abbonacciati, accendo il motore, bruciamo un pò di gasolio. Quest’anno ne ho
inbarcato qulche tanica in più prevedendo molta bonaccia. Al mattino ritorna il vento,un vento debole da WSW, vogliosi di vedere il gennaker lo vorrebbero issare ma l’onda sempre molto formata e soprattutto l’arrivo di cirri in quota
mi fa riflettere, intanto facciamo colazione e così nel mentre il vento aumenta, randa con ritenuta e sopravento fiocco tangonato, e la Freya vola a 8 nodi: non passa un ora che siamo costretti a dare due mani di terzaroli.

Oggi Lat 36°45N  e Long 34°18W  mancano 292 alle Azzorre
Omero