vacanze in barca a vela Baleari

Diario di bordo: navigazione nelle isole Baleari

venerdì 20 maggio 2011 19.29
Questa mattina mi sono diretto verso la costa spagnola ma il vento contrario mi ha costretto a fermarmi a NW di Palma e aspetto questa sera per partire quando cade la brezza.
Cabrera è accogliente e selvaggia, protetta da una riserva naturale, ti accoglie nella sua baia amorevolmente e ti protegge da quasi tutti i venti ad eccezione che dal NE che entra delicatamente senza recare troppo disturbo. Quanto mi manca questa sosta, quanto mi mancano i suoi profumi.. respirandoli mi fanno sentire bene, quasi euforico, sono i profumi del mio Mediterraneo. Quest’isola mi dà un gran senso di pace e di tranquillità. Di recente hanno spento il gruppo elettrogeno che era l’unico rumore che disturbava. Hanno messo i pannelli solari ed il silenzio è quasi totale.
Oggi è una giornata calda e tranquilla, perfetta… Una leggera brezza da NW ci accompagna da Ibiza a Palma, ed una sosta a Cabrera è una tentazione forte ma il buon senso mi dice di continuare. Il tempo è tiranno. Durante la navigazione incontriamo diverse tartarughe che la Freya ribalta nella propria scia. Il mare è pieno di vescichette che presto diventeranno meduse e con i loro tentacoli urticanti disturberanno il bagno sulle nostre rive.
Sto ripercorrendo la rotta di ritorno dopo nove mesi. Sono anni che percorro questa rotta e mi piace sentirmi così euforico, mi piacciono queste sensazioni che mi sento addosso. L’arrivo a Palma non è stato fra i più felici. Prima della partenza da Formentera ho prenotato un posto al Real Club Nautico di Palma di Maiorca, per avere la certezza di trovare un posto in banchina. Mi sono diretto alla banchina del gasolio, ho chiamato via radio la Capitaneria che mi ha dato le indicazioni dell’ormeggio a me destinato, inviando un marinaio ad aiutarmi. L’ormeggio era ampio ma avevo venti di traversia. Entrando in retromarcia mi sono preoccupato di dare prima la cima di sopravento che il marinaio avrebbe dovuto su mia indicazione bloccare nella bitta a terra. Con marcia avanti e il timone tutto sopravento sarei riuscito a contrastare la forza del vento mentre le ragazze portavano a prua la drappa del corpo morto.  Purtroppo il marinaio non ha capito, così la Freya si è messa al traverso e quando mi sono inteso con il marinaio era ormai troppo tardi. Sono in parte riuscito a fermare lo scarroccio, quindi mi sono precipitato a prua lasciando la marcia avanti innestata e accelerata per evitare di traversarmi su una barca inglese ormeggiata nei pressi. Il testimone della drappa è stato risucchiato dall’elica, l’ha bloccata ed il motore si è fermato. Nel frattempo l’operazione a prua era stata completata e mettendo la drappa nel barbotin del salpa ancore sono riuscito a rimettere diritta la barca, dopo di che è stato solo questione di bilanciare il tutto e la Freya era al suo posto in banchina. A questo punto mi sono spogliato e, levata la bombola di emergenza da un gavone, mi sono immerso per levare la cima dall’elica. Il bagno non è stato piacevole.
Ho controllato il motore e tutto mi sembrava in ordine.
Dopo avere eseguito le varie formalità e fatta cambusa ho imbarcato il nuovo equipaggio e siamo di nuovo salpati. Il vento continua ad essere da EstNordEst, allora decido di andare a Cabrera. Proprio all’uscita del porto sento una strana vibrazione all’elica e mi allarmo un po’.
Cabrera si trova 30 miglia SW di Palma ed il vento di 15nodi da NE era perfetto.
Ci siamo legati alla boa del parco ed ho sbarcato l’equipaggio ansioso di visitare l’isola. Decido di verificare il problema nell’elica controllando l’asse all’interno.Un bullone del parastrappi si era completamente tranciato, ma il pi grave era un sidemblok, cioè un ammortizzatore del motore che era molto danneggiato e che ha fatto uscire dal suo allineamento l’asse elica creando la vibrazione sospetta. Ho smontato il tutto, riallineato e cambiato il bullone e rimontato i pezzi, sperando che il sidemblok tenesse la spinta. Prima di cena ho raccolto l’equipaggio in quadrato attorno al tavolo e con le carte nautiche dispiegate mostro loro la rotta che faremo. Il progetto iniziale sarebbe stato di proseguire su Minorca e continuare per la Corsica ma abbiamo il vento contro, quindi è meglio andare a Nord vicino alla costa e continuare per la costa Azzurra.