Trascrivo con piacere questo diario di una settimana in barca a vela su Freya, tra la Sardegna del nord e la Corsica del sud, scritto da Patrizia, a bordo con me nel luglio del 2009.
Sabato 27 giugno – Inizia la nostra settimana in barca a vela
Siamo in partenza da Civitavecchia con il traghetto delle 09:00, meta finale Palau per la nostra settimana di
vacanza in barca a vela in Sardegna. Mauro ci accompagna al porto. Noi siamo: Emerina, Liana e la sottoscritta, Patrizia.
Dopo circa 6 ore di navigazione arriviamo a Olbia, da dove con un bus raggiungiamo Palau. Sul molo ci aspetta Freya. Omero, lo skipper, è sottocoperta con vari arnesi da lavoro. E’ ancora presto per imbarcarci, per cui lasciamo nel pozzetto il nostro poco bagaglio e andiamo in giro per negozi.
Rientriamo dopo un bel po’ e facciamo le presentazioni ufficiali: Omero lo skipper, Maurizia la sua compagna, in vacanza come noi, Alessio, imbarcato già da una settimana deputato all’ancora e alla drizza della randa, domani mattina arriveranno gli altri due della ciurma, Desiree e Simone, giovane coppia di Verona.
Prima di cena Omero ci fa un breve briefing di come si svolgeranno le nostre giornate. Per quanto riguarda la cambusa è già tutto a bordo, noi dobbiamo preoccuparci solo delle bevande. Facciamo un rapido calcolo e decidiamo che berremo tanta acqua ma anche …..tanto vino: almeno 3 bottiglie al giorno (per la sera solo) ma considerando che siamo in 8 non sono poi così tante.
La prima cena della nostra settimana in barca a vela in Sardegna è a base di ottimi spaghetti alla bottarga. Dopo cena giretto tra gli stand del mercatino estivo. Come inizio niente male.
Emerina come tutte le sere prepara la tisana per sè, ma apprezzata anche dagli altri. Io vado in cuccetta a leggere.
Domenica 28 giugno
Sveglia alle 8:00, i ragazzi di Verona sono appena arrivati, rapida presentazione e confermate le quantità di abbeveraggio andiamo a far spesa per la settimana di vacanza in barca a vela. Non avevo mai comprato 18 bottiglie di vino, 8 cartoni d’acqua e 25 yogurt. Stiviamo tutto in barca e finalmente accompagnati da un bel vento andiamo verso Cala Brigantina, Isola di Caprera.
Ci fermiamo per il primo bagno della settimana, un pasto leggero e poi riposo, chiacchiere, letture e bagni di sole. Queste saranno le cadenze delle nostre giornate, cambieranno di poco, cambierà invece lo scenario che mano a mano ci accoglierà e sarà un tripudio di meraviglie della natura, spiagge incontaminate (Budelli), isole disabitate (Lavezzi) acqua cristallina verde smeraldo (ovunque).
Sono le 17:00, il vento di maestrale soffia a 30- 32 nodi. La barca è ben sbandata, stringiamo il vento a 45° e facciamo circa 8 nodi. Con tre bordi arriviamo alla Maddalena, Cala Spalmatore.
Stasera dormiremo in rada. Prima di cena Omero ci accompagna con il tender a terra e ne approfittiamo per una bella passeggiata fino al villaggio di Cala Lunga, Porto Massimo. L’insieme è molto bello con le sue piccole spiaggette tra le rocce con poche sdraie e ombrelloni, tutto molto riservato ed esclusivo, tutto lì “puzza di soldi”.
A bordo invece c’è il profumo degli spaghetti alle vongole, salmone con salsa di peperone (buonissimo) e dolcetti sardi. Siamo di parola, 3 bottiglie di vino le finiamo subito.

Lunedì 29 giugno
Sveglia alla solita ora, colazione e nuotata, e ci dirigiamo verso la Corsica: decidiamo che ci fermeremo all’Isola di Cavallo, quella dello sparo da parte del Principe, per intenderci.
Si naviga sempre con un bel vento teso, sempre di bolina, e tra una chiacchiera e l’altra tiriamo fuori il discorso dei mari burrascosi, i “40 ruggenti” e “50 ululanti” e varie disavventure dei velisti e ….track… la randa si scuce lungo una delle cuciture orizzontali. Fortuna che a bordo c’è n’è un’altra, e arriviamo a Cavallo esattamente a Cala di Palma.
Splendida isoletta francese. Le rocce affioranti il mare per effetto del vento che qui spira sempre molto forte sono tutte completamente levigate e arrotondate, tanto che alcune prendono forme animalesche. Siamo ancorati davanti a un bell’ippopotamo con tanto di uccellino sul groppone.
L’acqua è talmente limpida che si vedono benissimo nuotare i pesci, intorno ville magnifiche nascoste dalla macchia mediterranea con spiaggette private, una meraviglia. Un tuffo in mare, bagno breve perché l’acqua è abbastanza fredda (21°) ma come si fa a non nuotare in questa meravigliosa acqua!!
E’ già ora di pranzo, oggi abbiamo scamorze e melanzane arrostite. Poi il solito, letture, sole, chiacchiere e piano piano arriviamo all’ora della partenza. Issiamo solo il fiocco ma con 25 nodi di vento arriviamo a fare anche 7 nodi di velocità. La notte la trascorreremo a Cala Rondinara in Corsica. Cala bellissima dove già ci sono una quindicina di barche ancorate. Cerchiamo anche noi un posto per la notte. Buttiamo l’ancora, ma questo è lavoro di Alessio (con il salpa ancora elettrico).

Il vento è ancora forte, decido di non fare il bagno, il resto della ciurma con Emerina in testa è gia in acqua.
La cena è a base di penne al pesto, pomodori con scamorza al forno e il residuo (esiguo) dei dolcetti sardi.
Alle 22:30 sono già in cuccetta a leggere, ahi che vitaccia in questa settimana in barca a vela!
Martedì 30 giugno
Sveglia alle 07:30, il vento si è fermato, le cicale friniscono (?) sulla spiaggia. Faccio velocemente colazione. Emerina è già in acqua, la seguo poco dopo, l’acqua è talmente invitante che è impossibile non buttarsi. Qualche piccola pericolosa medusa nuota qua e là, bisogna stare attenti, mi raggiungono poi Desiree e Simone, arriviamo in spiaggia. Bellissimo!
Sulla Freya il capitano Omero, l’aiutante Alessio coadiuvato da Simone e Liana sostituiscono la randa. Le barche intorno a noi piano piano si svegliano, si sente il vociare allegro di bambini felici e adulti contenti dei bambini felici. Un padre tenta, senza molto successo, di insegnare lo sci nautico al figlioletto.
Il sole comincia a scottare, la mattinata si snoda tra bagni di sole e di mare. Poi ci dirigiamo nuovamente verso Isola Cavallo, in un’altra caletta, anzi piccolo golfo.
Acqua smeraldo, che dire, meraviglioso tutto.
Nel pomeriggio facciamo rotta verso Lavezzi, abbiamo poco vento e per un po’ andiamo a motore. Arriviamo alla nostra meta e guarda caso nella caletta scelta (la più bella) ci sono già circa 20 barche, sic.
Appena data ancora tutti in acqua, manco a dirlo. Alle ore, forse, 21:00, ma qui l’orologio è un optional, ceniamo in pozzetto. Pasta con le zucchine e polpettine alle spezie coi piselli, buonissssssime.
Solite “ciaccole” e poi tutti a nanna.
Mercoledì 01 luglio
Sveglia alle 08:00, faccio colazione da sola in pozzetto e visto che il mare è talmente fermo e trasparente faccio anche io il bagno, Emerina come sempre mi precede. A metà mattinata Omero ci porta col tender verso la riva (abbiamo le macchine fotografiche al seguito) per visitare l’isola di Lavezzi, meravigliosa, Emerina ci dice che qui hanno girato il film “La Cagna” con la Deneuve.
Le rocce anche qui hanno forme animalesche, laggiù s’intuisce un dinosauro, qui una bellissima aquila si volta e ci guarda, più in là un leone che si stiracchia al sole. Calette nascoste da dove spuntano alberi, delle barche ovviamente. Qui la vegetazione è raso terra. La storia racconta che nell’800 un veliero sia naufragato e tutto l’equipaggio sia deceduto. Sull’isolotto disabitato c’è il cimitero dove sono sepolti. La prossima volta che sarò da queste parti lo andrò a visitare. Finita la visita e terminati i bagni di mare non ci resta che rientrare in barca. Stasera raggiungeremo la città di Bonifacio e faremo sosta nel marina per la serata “mondana” della settimana in barca a vela.

La Corsica dista poche miglia, si intravedono bene le scogliere bianche, c’è poco vento ma i nostri 7 – 8 nodi li facciamo sempre, ma dove sono i famosi venti delle Bocche di Bonifacio?
Ancoriamo alla marina e dopo una piccola sistemata alle nostre “mise” scendiamo per la visita alla cittadina e negozietti. Con Emerina e Liana prendo un aperitivo in uno dei bar lungo la marina. Sono già le 20:30 e tornando in barca ci domandiamo cosa si sarà inventato stasera Omero.
Gamberi, pesce arrosto con patate e torta fumante!
Giovedì 02 luglio
Partiamo da Bonifacio alle 09:30 circa. Con Emerina siamo andate in giro per il paese. Volevo comprare il giornale ma era ancora troppo presto, allora mi sono consolata con una bella maglietta: un ricordino dalla Corsica, sic. Oggi si va all’isola Piana. Baia di sabbia bianchissima e acqua, manco a dirlo: smeraldina.
Il fondale qui è bassissimo e una striscia di sabbia divide la baia in due. Alcuni bagnanti sono fermi a parlare su questa passerella di sabbia, altri ci camminano, chi gioca nell’acqua o nuota tranquillamente, è proprio un’immagine rilassante. Lo sfondo è ideale per le foto e allora ne approfittiamo come se fossimo (noi fresche fanciulle) delle modelle, evviva l’ironia.
Bagno, pranzo, sole. Nel primo pomeriggio con un bel maestrale facciamo rotta verso l’isola di Budelli navigando intorno a Lavezzi con andatura al traverso, come sempre Omero chiede se qualcuno vuole stare al timone, per una mezz’ora mi alterno con gli altri.
In prossimità di Budelli Omero si accosta alla famosa “spiaggia rosa” che vedremo domani.
Venerdì 3 luglio
La spiaggia rosa di Budelli è visitabile solo percorrendo una vecchia passerella di legno, oramai non ci si può mettere piede, è diventata parco Nazionale. La caletta dove ancoriamo è da sfondo ad un ottimo risotto alla pescatora, frittata al forno e a gran richiesta torta allo yogurt di banane. Domani è l’ultimo giorno di questa bellissima settimana in barca a vela tra la Sardegna e la Corsica.
Come anticipato ieri, Omero ci porta con il tender sulla terra ferma, scogli acuminati di roccia rosata ci preannunciano la meraviglia che ci aspetta. La “spiaggia rosa” ci accoglie in tutta la sua bellezza primordiale, piccola spiaggia di sabbia incontaminata, da circa 20 anni nessun piede di bagnante rozzo o nobile che sia ha potuto lasciare le proprie tracce contaminanti, è circondata dalla vegetazione bassa e fitta propria di queste zone. L’acqua del mare è del più bel color turchese che ci sia, Liana dice che se esiste il Paradiso dovrebbe essere proprio così.
Esiste anche un guardiano della spiaggia. Robinson Crusoe? Barbone? Eremita? È un po’ tutto questo. La sua casa è una vecchia costruzione in pietra con un portico davanti fatto con vecchi tronchi d’albero e vario materiale recuperato dal mare. Due amache a forma di letto, una poltrona, tavoli e tavolini tutto fatto con il materiale che gli arriva dal mare, da lontano. Nel giardinetto davanti un imprecisato albero di Natale con Presepe, sul dietro di questa costruzione un piccolo orto e davanti alla casa lo spettacolo più bello che c’è. I colori dominanti sono il verde, rosa e turchese. Che meraviglia!

Spiaggia Rosa
Mentre ripartiamo verso Spargi abbiamo ancora negli occhi le immagini dell’isola.
Ci fermiamo nella solita (oramai è un classico) bella caletta per farci l’ultimo bagno della settimana in barca a vela prima del rientro definitivo. Turisti sui barconi, gommoni, tender disturbano le nostre nuotate ma si sa, a tutti piacciono le belle cose.
Ore 17:00: rotta verso Palau. Ci siamo accordati per la scelta del ristorante, stasera niente cena a bordo, stasera cena a base di “porceddu arrostu” e squisitezze sarde.
Appena sbarcata vado alla marina per farmi una doccia calda e saponosa ma ho già nostalgia della doccia a poppa della Freya.
Giro del paese per i classici acquisti, bottarga, pane carasau, dolcetti saldi e pensierino per Mauro.
Alle 20:30 noi signore siamo agghindate, profumate e soprattutto pronte per l’ottima cena che già pregustiamo.
Andiamo in un Agriturismo a circa 20 km da Palau, fortuna che abbiamo 2 macchine a disposizione, quella di Omero e quella di Desiree e Simone.
Il posto è molto carino, il cibo caratteristico e soddisfacente, il gruppo allegro e felice per la bella settimana in barca a vela trascorsa. Facciamo le ultime foto di gruppo e ci scambiano le e-mail e i cellulari. Siamo tutti soddisfatti della crociera. Già pensiamo alla prossima..
Grazie a Omero che è stato paziente, attento e ci ha coccolato con la sua cucina.
Grazie a Maurizia con cui abbiamo chiacchierato piacevolmente.
Grazie a Desiree e Simone per la ventata di gioventù.
Grazie ad Alessio che ci evitato di fare i mozzi.
Grazie alle mie amiche Emerina e Liana per avermi sopportato.
E grazie a te, Patrizia, per il bel diario di bordo!