Le ultime notizie ci danno la Freya inclinata al massimo, immaginate di stare dentro un guscio in mezzo al mare sempre inclinato di almeno…20-25°. Per qualche giorno una bella esperienza, è quello che si cerca nella traversata, no, poi vi assicuro che diventa snervante. Ricordo il viso di Piero mentre mi raccontava della traversata dello scorso anno, nella quale il tempo non è stato soleggiato come lo era fino a qualche giorno fa… aveva un’espressione direi “disarmante”, un uomo rassegnato. Credo la traversata sia un’esperienza in cui si possa, consapevolmente, lasciare andare tutte le proprie resistenze interiori, così come si è costretti ad adeguarsi ad un equilibrio fisico inconsueto.
Non voglio perdermi, però, e allora ritorno all’ omeropensiero. Allora: noi poco esperti di mare pensiamo che la migliore andatura sia quella di poppa, anche come modo di dire, è considerata la migliore, ma non è sempre così. Per prima cosa mi pare di aver capito, anche a mie spese, che la barca rolli più facilmente che di bolina, e poi non è sicuramente l’andatura più veloce in barca come in aereo.
Se volete ripassare l’argomento vi dico che Omero lo spiega sempre, anche durante le tranquille crociere estive, magari ci vediamo nelle Bocche di Bonifacio questa estate, e ci divertiremo a “risalire il vento”!