Sono quasi certa che molti di voi che siete interessati alla traversata oceanica, saprete già come funziona, ed infatti se ci si pensa, è ovvio, sappiamo la longitudine, abbiamo gli orologi che funzionano e ci si regola di conseguenza. E la vita di bordo come si svolge? I turni al timone? siamo abituati a percorrere le lunghe distanze in aereo, e mettiamo a punto l’orologio con la differenza di fuso, in un attimo spostiamo le lancette. A vela ci si sposta lentamente, ed ogni 15° di longitudine corrispondono ad un’ora, allora ogni quanto tempo si modifica l’orologio? Omero ci invierà la risposta, e ci racconterà altri particolari della vita a bordo della Freya. Siamo infatti in comunicazione con un sistema di email che si trasmette via radio -Sailmal- ed ora gli ricordo di spiegarmi come spostano le lancette dell’orologio di bordo, in base al quale si organizzano i turni di guardia.
Da leggere online:
per misurare la distanza in alto mare si può usare un orologio?
da: Longitudine di Dava Sobel – ed.BUR
“…Il metodo delle distanze lunari venne così propagato da singoli ricercatori sparsi per tutto il globo, ciascuno con la sua piccola parte nella realizzazione di un progetto di proporzioni immense. Non c’e’ da meravigliarsi se la tecnica assunse un’importanza mondiale. Persino la difficoltà nel rilevare le distanze lunari pareva aumentarne la rispettabilità. Oltre alla necessità, di misurare l’altezza dei diversi corpi celesti e le distanze angolari tra essi, un navigatore doveva considerare la vicinanza di tali corpi all’orizzonte, dove il fenomeno di rifrazione della luce li situava considerevolmente al di sopra della loro posizione reale. Il navigante si scontrava anche con il problema del parallasse lunare, in quanto le tabelle erano formulate per un osservatore al centro della terra, mentre una nave solca le onde a livello del mare e un marinaio sul casseretto può trovarsi fino a sei metri più in alto. Simili fattori richiedono appropriati calcoli di rettifica. Ovviamente, un uomo in grado di padroneggiare la manipolazione matematica di tutte queste informazioni arcane e di mantenere contemporaneamente l’equilibrio sul ponte della sua nave non poteva che congratularsi con se stesso. Gli ammiragli e gli astronomi della Commissione per la longitudine appoggiarono apertamente il metodo delle distanze lunari, anche ai suoi primi stadi, perché lo vedevano come lo sviluppo logico delle loro esperienze in mare o negli osservatori. Dopo la metà degli anni Cinquanta, grazie agli sforzi congiunti dei molti che contribuirono a questa grandiosa impresa internazionale, sembrava finalmente che il sistema fosse applicabile. In confronto, John Harrison pareva offrire al mondo un piccolo oggetto ticchettante in una scatola. Ridicolo! Peggio ancora questo marchingegno di Harrison risolveva già all’interno dei suoi meccanismi tutto il complesso problema della longitudine. Per utilizzarlo non era necessario avere dimestichezza né con la matematica né con l’astronomia, e non serviva nessuna esperienza per farlo funzionare. Agli occhi degli scienziati e degli astronomi, l’orologio marino aveva in se qualcosa di sconveniente. Qualcosa di troppo facile. Qualcosa di accidentale. In un epoca precedente, Harrison avrebbe potuto essere accusato di stregoneria per aver proposto come soluzione una scatola magica. “
l’idea di vedere come sposteranno giorno per giorno le lancette dell’orologio, che all’arrivo coinciderà con quello della Martinica, mi piace molto ma…la pagina si apriva in modo troppo tremolante…ed allora ho dovuto togliere tutti quegli orologi.
Allora come si svolgono i turni,ora 1.30 al timone,1.30 di guardia:totale 3 ore Per non fare sempre gli stessi orari durante il giorno una coppia fa solamente 2 ore, così la notte non ti tocca sempre lo stesso orario..
Poi… i turni si fanno con le cabine incrociate in modo che si abbia la cabina libera per 3 ore quando non si e di turno.
Allora come funziona il FUSO ORARIO: ogni 15 gradi di longitudine corrisponde ad una ora in meno dato che stiamo andando verso Ovest. Noi siamo partiti dalle Canarie con l’ora di Londra e a 30° longit.W togliamo 2 ore, a 45°togliamo 3 ore e a 60° togliamo un’altra ora. Totale 4 ore, infatti dalla Martinica a Londra sono 4 ore di fuso: L’Italia é a 15°, quindi una ora in piu, dall’Italia sono 5 ore. In primavera, quando entra in vigore l’ora legale, saranno 6 ore di differenza.
Caro Omero, quando la pioggia ti darà un po’ di tregua, o meglio, quando scoppierete letteralmente ed improvvisamente di caldo, (all’altezza del 10°N) troverai un po’ di tempo per raccontarci dello spostamento delle lancette dell’orologio.Ti ho sentito dire che lo spostavi di 15 minuti ogni….lascio a voi il calcolo, Buon vento!
Ciao a tutti…Omero come stai???solo una precisazione: anche in primavera saranno 5 ore visto che l’ora legale è stata adottata anche in UK.
A presto,
Manuel (il sardo/romano ricordi???)