Dal diario della Freya e di Omero

Passeggiata a Cabrera

Dopo qualche giorno ad Ibiza, Freya ed il suo equipaggio, ridotto ormai all’essenziale, sono approdati all’Isola di Cabrera, che fa parte di un arcipelago dichiarato Parco Nazionale Marittimo Terrestre nel 1991.
Il territorio dell’Isola ha un ecosistema ancora intatto ed un fondo del mare tra i meglio preservati del Mediterraneo, con 14 km di coste piene di grotte ed insenature. In questi giorni il mare era pieno di meduse, che avrebbero dato qualche problema a chi avesse voluto rischiare una eventuale immersione… per fortuna l’acqua ancora fresca non ha fatto cadere nessuno in tentazione.
Una camminata di un’ora e mezzo ha portato i marinai  a raggiungere il faro, al capo opposto dell’isola, che si raggiunge percorrendo un sentiero ben curato, in mezzo ai cespugli ed al profumo di pini. Oltre che per l’approdo, è necessaria l’autorizzazione anche per la camminata verso il faro.
Il panorama offre vedute mozzafiato sull’isola e le soste sono state vivacizzate da una particolare varietà di lucertola nera, la Sargantana, un piccolo rettile tipico delle Baleari che si è dimostrato molto curioso di perlustrare le giacche appoggiate sui sassi ed i “poveri” corpi stesi al sole per un meritato riposo, provocando loro qualche “brivido”.

Una sosta a Cabrera è d’obbligo ogni volta che Freya naviga nelle Isole Baleari , deve esserci qualcosa di molto particolare che lega Omero a questa isola silenziosa e deserta…! Un tenero e lontano ricordo, un bisogno di pace e di tranquilla lentezza, una tappa che segna il passare del tempo…!?

Campo di concentramento di prigionieri francesi, la storia di quest’ isola non è esente da episodi curiosi… Dal sec. I al sec. VI, vi si insediarono i romani che erano soliti elaborare il garum, una sostanza a base di interiora di pesce che veniva aggiunta, quale condimento, a certe pietanze e che si dice fosse afrodisiaca.
Faro Cabrera

1 commento
  1. Anonimo
    Anonimo dice:

    un caro saluto a Omero da Riccarda,un grande arrivederci,chissà per un altro viaggio,un’altra avventura di mare

I commenti sono chiusi.